RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, l’avanzata russa a Soledar e i nuovi aiuti occidentali 09/01/2023 | TOMMASO MASSA

Nei giorni scorsi, i Russi hanno continuato ad avanzare dentro la città di Soledar e ora si combatte duramente nei pressi della miniera di sale. La manovra di accerchiamento continua, con le forze di Mosca che a nord della città, da Yakovlivka, si sono spinte ulteriormente verso ovest in direzione di Krasnopolivka. Notizie non confermate parlano di alcune unità ucraine in ritirata dalla città. A sud di Soledar, le forze russe hanno stabilito il controllo sul villaggio di Bakhmuts’ke, e avrebbero preso anche Krasna Hora e Paraskoviivka tra Bakhmut e Soledar: se la notizia fosse confermata lo schieramento ucraino tra le 2 città sarebbe tagliato in 2 e il collegamento Bakhmut-Siversk via treno verrebbe interrotto (da Paraskoviivka passa infatti la ferrovia). A Bakhmut invece la situazione pare in stallo: cruciale sarà l’esito dei combattimenti a nord della città, nei pressi di Pidhorodne, in caso di successo russo in quest’ultimo sobborgo, Bakhmut sarebbe infatti accerchiata. Nel settore di Kreminna, invece, gli Ucraini continuano a concentrare mezzi e truppe, segno di una probabile nuova offensiva in quest’area.

Inoltre, nella giornata di ieri il Ministero della Difesa russo ha annunciato di aver eliminato 600 militari ucraini in un attacco missilistico a Kramatorsk, come rappresaglia per l’attacco ucraino della notte di capodanno a Makivka. Tuttavia, come confermato da alcune fotografie circolate in rete e da canali Telegram filorussi (molto polemici con il MoD in questa e in altre circostanze), i missili non avrebbero centrato gli obiettivi (2 dormitori) ma sarebbero caduti ad alcuni metri dagli stessi, senza causare particolari danni alle strutture.

Infine, una nota di aggiornamento sul fronte degli aiuti occidentali. Il 6 gennaio gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di forniture militari, dal valore di circa 3 miliardi di dollari, che prevede: 50 IFV BRADLEY M2 con 500 missili controcarro TOW (Tube-launched Optically-tracked Wire-guided ) e 250.000 munizioni da 25 mm, 100 M-113 APC, 55 veicoli MRAP (Mine Resistant Ambush Protected Vehicles), 138 HUMVEE, 18 obici semoventi da 155 mm e 18 veicoli per il trasporto delle relative munizioni, 70,000 proietti di artiglieria da 155 mm, 500 proietti guidati da 155 mm, 1.200 munizioni da 155 mm per sistemi Remote Anti-Armor Mine (RAAM), 36 obici trainati da 105 mm con relativi 95.000 proietti, 10.000 bombe da mortaio da 120 mm, munizioni addizionali per HIMARS in quantità non specificata, missili RIM-7 SEA SPARROW per la difesa aerea in quantità non specificata, circa 2.000 razzi anti-armor e 4.000 razzi ZUNI da 127 mm per impiego da velivoli. Per quanto riguarda i missili SEA SPARROW, non è chiaro come verranno impiegati da terra (ad oggi solo Taiwan impiegherebbe tale missile in versione ground-launched), ma si parla di una possibile integrazione sui lanciatori sovietici 9K37 BUK (l’alternativa potrebbe essere il lanciatore del sistema SKY GUARD/ASPIDE fornito dalla Spagna).A tale pacchetto, ricco di mezzi corazzati e veicoli, si dovrebbe aggiungere nei prossimi giorni la Germania, con l’invio degli IFV MARDER (manca ormai solo l’ufficialità e il numero preciso, che dovrebbe essere compreso tra 20 e 50 veicoli).

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