RIVISTA ITALIANA DIFESA
AIRBUS: un SATCOM-On-The-Move bi-banda 19/06/2020 | Paolo Valpolini

In gran parte dei casi, alla base dello sviluppo di un nuovo sistema vi sono le lezioni apprese nei recenti impieghi operativi. È il caso del nuovo sistema di comunicazione satellitare “on the move” in fase di sviluppo da parte di AIRBUS DEFENCE & SPACE. Tutto nasce dalle difficoltà di collegamento incontrate dall’Armée de Terre francese in Africa tropicale, dove in occasione dei rovesci temporaleschi i sistemi in servizio, che operano in banda Ka militare, hanno mostrato grossi problemi. La scelta dei militari è caduta sulla Ka essenzialmente per due motivi, da un lato la sua capacità di trasmettere un elevato volume di traffico grazie all’ampiezza dello spettro elettromagnetico, dall’altra la possibilità di impiegare antenne di limitate dimensioni in grado di fornire un elevato guadagno. Ma come sempre vi è il rovescio della medaglia: considerata la lunghezza d’onda, le trasmissioni in banda Ka subiscono una notevolissima attenuazione in presenza di forti piovaschi o di tempeste di sabbia, fino al punto di impedire le trasmissioni, cosa assai grave nel corso di un’operazione. La DGA ha quindi firmato con AIRBUS un contratto di sviluppo per un sistema in grado di sopperire a queste problematiche, che ha dato vita a un nuovo sistema SATCOM On-The-Move (OTM) di tipo bi-banda, che all’antenna Ka ne accoppia una in banda X.

Lo sviluppo poggia su un precedente sistema in quest’ultima banda sviluppato in collaborazione con la società spagnola INSTER, del gruppo CPS, coinvolta anche nel nuovo progetto denominato OTM-T, dove l’ultima “T” sta per “Terre”. In caso di interruzione del segnale in banda Mil-Ka, che opera in 20 GHz in downlink e 30 GHz in uplink, con una capacità di trasmissione di 2 Mbps in condizioni ottimali e 512 kbps in condizioni degradate, l’operatore passa in banda X, dove la capacità di trasmissione è inferiore, rispettivamente 1 Mbps e 100 kbps, ma in cui la maggiore lunghezza d’onda, le frequenze di uplink e downlink sono rispettivamente 7,25-7,72 GHz e 7,9-8,4 GHz, consente di superare gli ostacoli atmosferici. Ovviamente non è possibile impiegare le due bande contemporaneamente. L’OTM-T è compatibile con tutti i modem IP quali DVB (Digital Video Broadcasting), SCPC (Single Channel Per Carrier), e le forme d’onda militari a salto di frequenza.

Alla resilienza nei confronti degli eventi meteorologici si aggiunge quella nei confronti dei possibili tentativi avversari di disturbare le comunicazioni; la notevole differenza in termini di frequenze obbligherebbe infatti il nemico a disporre di due diversi sistemi di disturbo, per non parlare del fatto che nella maggior parte dei casi i satelliti coinvolti sarebbero diversi, e quindi lo stesso varrebbe per il puntamento dell’antenna, rendendo così oltremodo complessa l’azione di jamming. In particolare le forze francesi impiegano solitamente per le trasmissioni in banda Mil-Ka il satellite franco-italiano Athena-Fidus mentre per la banda X sfruttano il Syracuse 3.

Nel maggio scorso l’OTM-T ha superato la Critical Design Review da parte della DGA e della STAT francesi, ed è ora in fase di produzione il prototipo che verrà integrato su un mezzo per le prove ditta, con l’obiettivo di consegnarlo al cliente a inizio 2021, per una serie di prove dimostrative da condursi prima dell’estate del prossimo anno. L’obiettivo per la Francia è di integrare il sistema a bordo dei 6x6 GRIFFON e dei 4x4 SERVAL nelle versioni Posto Comando, e il cronoprogramma di sviluppo è quindi tarato sulla disponibilità della prima iterazione del sistema Scorpion prevista per il 2024-25.


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