In base al rapporto annuale pubblicato dalla Boeing, il 2018 ha visto un calo pari al 43,5% (96 apparecchi rispetto ai 170 del 2017) nelle consegne di velivoli militari della divisione Defense, Space & Security dell’azienda rispetto all’anno precedente. Ciò è stato motivato dalla forte contrazione nel numero di elicotteri AH-64 APACHE consegnati, dovuta al problema - scoperto lo scorso febbraio su alcuni apparecchi dello US Army in seguito alla caduta di un elicottero in Texas - riguardante la corrosione dei dadi di fissaggio che assicurano il rotore principale alla fusoliera in situazioni di condizioni meteo particolari o a causa del sale in caso di rischieramenti presso aree costiere. Ciò ha bloccato per 3/4 mesi le consegne degli APACHE su richiesta dello stesso Esercito americano, in attesa di una soluzione al problema da parte dell’azienda di St. Louis. Dei 34 AH-64 – tra nuovi AH-64E GUARDIAN e AH-64D LONGBOW refittati – previsti per il 2018, ne sono stati consegnati solo 23 aggiornati, un numero pari ad 1/3 degli APACHE consegnati nel 2017 (68 elicotteri, di cui 57 apparecchi refittati e 11 nuovi). Dei 7 programmi attivi di velivoli militari prodotti dalla Boeing - oltre ai 2 programmi riguardanti l’APACHE (nuova produzione della variante GUARDIAN ed aggiornamento dei LONGBOW), anche i CH-47F CHINHOOK hanno un programma simile costituito da 2 linee, che si aggiungono a quelli relativi agli F-18 SUPER HORNET, agli F-15, ed ai P-8 POSEIDON – ben 6 hanno visto un calo nel numero delle consegne nel 2018, con l’unica eccezione rappresentata dai CH-47F di nuova produzione, passati dai 9 del 2017 ai 13 dell’anno appena concluso. Le consegne dei CH-47D refittati sono calate di oltre la metà (da 35 a 17), mentre per i velivoli ad ala fissa la diminuzione è stata di 6 caccia F-15 nelle varie versioni (da 16 a 10) e di altrettanti SUPER HORNET (da 23 a 17), mentre per i pattugliatori marittimi P-8 POSEIDON la contrazione è rappresentata da una differenza di 16 aerei consegnati nel 2018, rispetto ai 19 dell’anno precedente. Nel novero dei programmi, peraltro, manca quello relativo al nuovo aerorifornitore KC-46 PEGASUS - il cui primo esemplare è stato consegnato all’Air Force durante la seconda settimana di gennaio, con un ritardo di quasi 18 mesi rispetto ai piani di consegne previsti – che non poteva figurare nel rapporto di confronto con le consegne del 2017. PEGASUS a parte, il rapporto annuale Boeing evidenzia una crescita del backlog (arretrato relativo ad ordini inevasi) dai 49,6 miliardi di dollari del 2017 a 58 miliardi, stando ai dati aggiornati al terzo trimestre del 2018.