RIVISTA ITALIANA DIFESA
Presentato il Tu-22M3M 21/08/2018 | Andrea Mottola

Lo scorso 16 agosto, presso lo stabilimento Tupolev di Kazan, c’è stata la presentazione ufficiale del primo bombardiere strategico a lungo raggio a geometria variabile russo Tupolev Tu-22 BACKFIRE nella nuova variante modernizzata M3M. Durante il mese di agosto verranno effettuati i test a terra del velivolo, mentre il primo volo è previsto per la seconda metà di settembre con prime consegne dei nuovi Tu-22M3M all’Aeronautica russa (VKS) previste per la fine di ottobre, quando inizieranno i test delle VKS che si concluderanno tra gennaio e febbraio del prossimo anno con piena capacità operativa prevista per la prima metà del 2021. L’upgrade verrà effettuato su circa 30 dei nominali 67 BACKFIRE in servizio, la metà dei quali, tuttavia, ha alle spalle 30/34 anni di servizio e non risulterebbe più operativa. Nello specifico, lo standard M3M include un aggiornamento della suite avionica  e di comunicazione - con diversi elementi di comunalità con i sistemi presenti sui bombardieri Tu-160M2 BLACKJACK - nonché del sistema di controllo dei motori FADEC, del sistema di targeting (con il montaggio del computer digitale SVP-24-22) e del sistema di controllo armi, che consentirà al velivolo di allargare la panoplia di ordigni utilizzabili. Riguardo a quest’ultimo elemento, i Tu-22M3M saranno in grado di trasportare fino a 3 missili a lunghissimo raggio Kh-32 (nella variante standard antinave, specificatamente progettata per essere utilizzata contro i CSG della US Navy, e in quella land-attack), di 12 missili tattici aria-sup Kh-15, e 4 dei nuovi missili ipersonici balistici aviolanciati Kh-47M2 KINZHAL, tutti ordigni armabili con testate convenzionali o nucleari. Per quanto riguarda la parte avionica e relativa alla comunicazione, i BACKFIRE aggiornati saranno equipaggiati con un nuovo cockpit digitale basato sul sistema radar Zaslon 1NV-1/NV-45, preferito al radar a scansione elettronica passiva IRBIS-E presente sui caccia multiruolo Su-35 che nel 2011 sembrava destinato ai Tu-22 refittati. I velivoli saranno dotati anche di un nuovo sistema di navigazione NO-45.03M basato sul sistema di navigazione inerziale 2000-04 e su uno GLONASS assistito, di una nuova suite di comunicazione S-505-45, di un nuovo sistema IFF 623-3D-23, di un sistema digitale per il controllo del volo ABSU-145MTs e di un datalink per la comunicazione/ricezione dati. Secondo quanto comunicato dalla Tupolev, inoltre, anche i sistemi di autodifesa del velivolo sono stati aggiornati e migliorati dal refit che, secondo la stessa azienda russa, avrebbe portato alla sostituzione/aggiornamento dell’80% degli equipaggiamenti avionici dei vecchi Tu-22. Un’altra novità introdotta dal refit, è la rimozione della torretta di coda a controllo remoto che alloggiava una mitragliatrice binata Gsh-23L, al posto della quale è presente un radome destinato con ogni probabilità all’alloggiamento di una nuova suite EW. Discorso diverso per la carenatura spuntata sul muso dell’aereo, che dovrebbe alloggiare una sonda per il rifornimento in volo - che ritorna dopo essere stata eliminata in seguito ai negoziati START I del 1991 - che permetterà di incrementare notevolmente il raggio d’azione dei Tu-22. Al momento non è prevista la sostituzione dell’apparato propulsivo basato su una coppia di turbofan Kuznetsov NK-25, nonostante riferimenti recenti di un upgrade dei motori dei BACKFIRE con gli NK-32-02 che verranno installati sulla nuova variante M2 del Tu-160 BLACKJACK. È verosimile ritenere che il possibile refit dei motori venga effettuato una volta che saranno verificate le performance degli NK-32-02 sui Tu-160, in particolare la riduzione dei consumi a parità di livello di spinta garantita (pare) da tali propulsori.


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