Di recente abbiamo avuto l’opportunità di effettuare una visita presso gli stabilimenti di MBDA Italia di La Spezia ed Aulla – quest’ultimo ospitato all’interno del CIMA (Centro Interforze Munizionamento Avanzato) della Marina Militare – che ci ha permesso di fare il punto sulla situazione dei principali programmi in campo navale, e non solo, dell’azienda e di tutta una serie di attività di alto profilo strategico che MBDA Italia conduce in questi 2 siti. Si è parlato, pertanto, di TESEO e MARTE, ma anche di STORM SHADOW, in un contesto segnalato dall’eccellenza e dalla valenza che la missilistica continua a rappresentare per l’industria della difesa italiana nel suo complesso. Lo stabilimento di Spezia nacque negli anni ‘70 per supportare la decisione politica di dotare l’Italia di una capacità sovrana nel segmento missilistico tattico di superficie. Le attività vennero avviate attraverso una cooperazione industriale tra OTO Melara (1) e la francese MATRA per sviluppare il sistema missilistico TESEO, la cui versione per l'export nota come OTOMAT riscosse poi un notevole successo commerciale con oltre 1.000 esemplari venduti. Il sito ha una superficie totale di 22.500 m², dei quali 10.500 coperti su 3 edifici. Attualmente, le attività principali riguardano sviluppo, test e produzione di missili, comprensivi di canister, e progettazione meccanica ed aerodinamica. È bene precisare che in questo caso si parla di produzione e assemblaggio del missile completo, eccetto però le parti piriche che vengono integrate nello stabilimento di Aulla. A queste attività bisogna poi aggiungere la produzione dei lanciatori per le piattaforme aeree, navali e terrestri. Completa il quadro tutto ciò che riguarda la ricerca e gli studi in laboratorio, la simulazione e il "sintetico", le prove di compatibilità ed interferenza elettromagnetica e la revisione dei motori turbogetto dei missili (che vengono smontati e riassemblati a fini manutentivi e valutati nelle performance sugli appositi banchi prova). Tutto l'articolo è disponibile su RID 7/18.
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