Ieri si è svolta a Roma la Tavola Rotonda sulla Homeland Security organizzato dalla Rohde&Schwarz Italia. Padrone di casa l’Amm (ris.) Saponaro, Direttore delle vendite dei sistemi per le "Comunicazioni Sicure" e per il "Radiomonitoraggio e Radiolocalizzazione" dell’azienda. Alla tavola rotonda, moderata dal Prefetto Domenico Vulpiani, hanno partecipato esponenti di rilievo del Ministero dell’Interno, in particolare della Polizia di Stato, del ROS dei Carabinieri, dello SMD, della Guardia di Finanzia, della Capitaneria di Porto, del MiSE (Dir. Gen. Attività Terrestri), dell'Università Campus Bio-medico di Roma. Come detto, focus del convegno la Homeland Security ed il concetto di cornice di sicurezza integrata antiterrorismo-difesa civile-protezione civile. A tal proposito, il Dott. Trombadore, Direttore 2° Settore dell’Ufficio O.P. presso il Dip Polizia di Stato del Ministero dell’Interno, ha effettuato un efficace inquadramento normativo-giuridico della materia, evidenziando in particolare gli enormi passi in avanti compiuti nell'ambito del coordinamento degli interventi dei vari attori, comprese - di recente - le FS militari. “L’importanza delle esercitazioni – quali Primula 2015, pre-Expo e Taormina 2017, prima del G-7 – è fondamentale per registrare i tempi d’intervento dei reparti speciali delle Forze di polizia (NOCS e GIS) e FS militari coinvolte in scenari multipli e simultanei”. Nel successivo intervento del Direttore della 4ª Divisione della Polizia Scientifica, Ing. Zambonini, ha - fra l'altro - evidenziato la difficoltà nell’ambiente delle intercettazioni e delle indagini elettroniche per la mancanza di un “fondamentale requisito, consistente nella standardizzazione dei criteri riguardanti la predisposizione delle telecamere di video sorveglianza – fondamentali nelle attività di indagine per comparare volti, spostamenti ed eventi collaterali, tipo utilizzo cellulare - e nell’omogeneità dei dati wifi pubblici trasmessi dai vari operatori di telefonia". Sempre restando nell’ambito delle intercettazioni, il Col. Tomassetti del ROS dell’Arma dei Carabinieri, ha sottolineato come il nuovo decreto sulle intercettazioni telefoniche, entrato in vigore lo scorso gennaio, ha ristretto il campo d’azione delle intercettazioni vietandone le trascrizioni in occasione di conversazioni tra difensore ed assistito, quelle contenti dati sensibili o palesemente irrilevanti (situazione che l’operatore dovrebbe decidere in tempo reale…), ed il limite per le intercettazioni telematiche tramite captatori informatici/trojan in caso di delitti che non riguardino terrorismo o criminalità organizzata, o delitti diversi da quelli per cui si indaga. Il Magg. Zottola della GdF, ha ricordato che, in seguito al Decr. Leg. 177 del 2016 - che ha soppresso le squadre nautiche di PS e Carabinieri, attribuendo i loro mezzi alla GdF che fornisce loro supporto in caso di attività investigativa in mare - la Guardia di Finanza è oggi l’unica forza di polizia dello scenario marittimo su cui ricadono i compiti esclusivi di sicurezza marittima e di controllo delle frontiere navali, incluso il contrasto all’immigrazione clandestina nelle acque territoriali e nelle zone contigue. Nell’intervento del Cap. di Vascello Aletta dello SMD si è fatto il punto sulle operazioni Strade Sicure e Mare Sicuro, con la prima che vede l’impiego di 7050 uomini delle FFAA - che agiscono con le funzioni di agenti di pubblica sicurezza - messi a disposizione dei Prefetti in 53 aree nazionali per la sorveglianza e il pattugliamento del territorio e per la prevenzione e il contrasto alla criminalità ed al terrorismo, mentre Mare Sicuro vede l’impiego di 6 mezzi navali, 754 uomini, 5 aerei più 2 PREDATOR dell’AM. Inquadrata in quest’ultima, inoltre, c’è anche la missione NAURAS, che prevede il pattugliamento congiunto delle acque libiche con unità italiane e libiche e la creazione, di concerto con la Guardia Costiera italiana, di un centro operativo marittimo in territorio libico per la sorveglianza, la cooperazione marittima e il coordinamento delle attività congiunte, la cui conclusione è prevista per il 2021. Il Cap. di Vascello (CP) Tassara, infine, ha parlato del fondamentale ruolo nel law enforcement del mare – comprendenti controlli di sicurezza e dei confini tramite ispezioni degli scafi, interviste e fotosegnalazioni – nonché dell’attività SAR di esclusiva competenza della GC, che per tale compito può avvalersi di mezzi appartenenti ad altre FFAA ed alla GdF, attività che interessa un’area formata dai 500.000 kmq di “mare” italiano, a cui si aggiungono le aree SAR di Algeria, Egitto, Libia, Malta e Tunisia per un totale di 1.275.000 kmq di mare, circa il 51% del Mediterraneo. Di notevole interesse è stata altresì la presentazione de Dr. Rocchi del MiSE che ha illustrato le enormi potenzialità dei sistemi utilizzati per il "controllo dello spettro radioelettrico, sia fissi che mobili" e del significativo contributo fornito in occasione dei Grandi Eventi" proprio ad integrare gli aspetti relativi alla Homeland Security. L'intervento conclusivo dell'evento è stato curato dal Prof. R. Setola che ha focalizzato l'attenzione della platea sulle "Nuove Minacce" sollevando interrogativi e risposte che impongono senza dubbio un esame in tempi ragionevolmente brevi. A margine del convegno, la Rohde&Schwarz ha fornito una panoramica sui propri prodotti di recente/imminente immissione sul mercato che, come evidenziato dal Dott. Saponaro, “coprono l'intera gamma di esigenze della clientela, spaziando dai sistemi di monitoraggio e intercettazione di comunicazioni via SAT, a quelle terrestri, alla individuazione della direzione di provenienza e contestuale localizzazione, alla identificazione di interferenze, al più semplice controllo del rispetto - da parte dei vari operatori (TV e radio) - delle "autorizzazioni" concesse dallo stato. Nello specifico meritano menzione il sistema ARDRONIS, progettato per la protezione dalla minaccia costituita dai droni, che utilizza le tecnologie più evolute per il rilevamento, la localizzazione e la distruzione dei segnali di controllo via radio tramite jamming "selettivo", mirato cioè a colpire i soli segnali dei radio-controlli, senza interferire con altri sistemi radio presenti nell'area. Ad esso si aggiungono vari sistemi di cybersecurity, non solo riguardanti la protezione delle informazioni e delle reti, ma anche sistemi HW-SW di analisi del traffico scambiato sulle varie reti di comunicazione “che stanno dando notevoli soddisfazioni, sia dal punto di vista tecnico che commerciale”. Prodotti relativi alla sicurezza “fisica”, come “il body scanner di ultima generazione R&S QPS201 che, utilizzando un'innovativa tecnica di rilevazione di anomalie presenti sul corpo umano, ha innalzato al 100% le capacità di detezione di oggetti indossati al passaggio di un "punto di controllo degli accessi". Il QPS ha avuto un enorme successo già in molti paesi europei e siamo fiduciosi di vederlo presto in Italia, a partire dai nostri aeroporti”. Tra i nuovi prodotti – ha proseguito Saponaro – “sta riscuotendo notevole interesse un prodotto che fornisce un valido ausilio nella ricostruzione della scena del crimine grazie all'analisi delle reti radiomobili pubbliche”.