Roma. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, ha ricevuto la visita del Generale statunitense John William Nicholson, Comandante della missione NATO in Afghanistan “Resolute Support”(RS).
I due Alti Ufficiali si sono confrontati sui risultati operativi e sulle prospettive della missione RS, che vede l’Italia tra i principali contributori e responsabile dell’addestramento delle Forze locali nel settore ovest del Paese.
Nel corso della visita il Generale Graziano ha insignito il Generale Nicholson della decorazione d’onore interforze dello Stato Maggiore della Difesa.
“Il Generale Nicholson, in qualità di Comandante della Missione Resolute Support in Afghanistan – si legge nella motivazione - ha dimostrato, in ogni circostanza, un’attenzione particolare nei riguardi del qualificante contributo che l’Italia sta fornendo alla missione. Le pregevoli capacità di comunicazione e la costante ricerca di proposte e soluzioni più adeguate alle problematiche afghane ne hanno evidenziato tatto e un’attenta e sagace diplomazia nella gestione dei rapporti tra l’Italia ed i Paesi Alleati.”
“È un grande onore per me ricevere questa onorificenza personalmente dal Generale Graziano – ha detto il Generale Nicholson– con cui sono legato da rapporti di antica amicizia.”“Nutro un enorme rispetto nei confronti dei militari italiani – ha continuato - con i quali ho avuto la possibilità di lavorare in più occasioni rimanendo sempre colpito dalla loro preparazione e dall’elevata professionalità.”Voglio quindi esprimere la mia gratitudine alle Forze armate italiane non solo per ciò che fanno in Afghanistan ma anche per il determinante contributo che forniscono in Iraq, in Libano nei Balcani e in tutti i Teatri in cui operano a favore della sicurezza internazionale.”
Avviata il 1 gennaio 2015, subito dopo la chiusura della missione ISAF, la missione RS è focalizzata sull’addestramento, la consulenza e l’assistenza alle Forze di Sicurezza afgane, che in questi anni hanno dimostrato un elevato grado di efficienza ed autonomia, nonché ottime doti gestionali e di leadership da parte dei suoi vertici e delle strutture di Comando e Controllo.
Attualmente gli “advisors” italiani svolgono corsi ed aggiornamenti attagliati alle puntuali esigenze delle forze di sicurezza locali, secondo programmi definiti dagli stessi vertici delle forze afgane, che individuano le necessità addestrative e conducono, anche in prima persona con la consulenza delle forze NATO, le relative attività addestrative.
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