RIVISTA ITALIANA DIFESA
Il BS-64 PODMOSKOVYE alle prove in mare 26/10/2016 | Vittorio Panchetti

Il sottomarino della Marina Russa BS-64 PODMOSKOVYE sta conducendo una campagna di prove e test nel Mar Bianco. Il BS-64 è un ex SSBN DELTA IV riconvertito, dopo ben 16 anni di lavori, in piattaforma per le operazioni speciali, d'intelligence e le attività scientifiche e di ricerca oceanografiche nell'ambito dei trattati sul disarmo con gli Stati Uniti che limitavano il numero degli SSBN (trattati che hanno portato anche l'US Navy a riconvertire 4 SSBN classe OHIO in battelli per l'inserzione delle forze speciali ed il lancio dei missili da crociera land attack TOMAHAWK). Sul PODMOSKOVYE è stato allungato lo scafo e sono stati sbarcati i 16 pozzi per il lancio degli SLBM SS-N-23 SINEVA (armato con 4 veicoli7testate di rientro MIRV) e nello spazio relativo è stata ricavata una zona multimissione configurabile per operare con diverse tipologie di veicoli autonomi subacquei, quali, per esempio, gli AUV KLAVESIN 1R, per l'accomodamento di operatori delle forze speciali, di personale dell'intelligence ecc. In generale le grandi dimensioni del battello, oltre 18.000 t di dislocamento in immersione, hanno permesso di acquisire un enorme margine di flessibilità per lo svolgimento di svariate tipologie di missione. Tra queste, anche la posa di sensori subacquei di vario tipo e di speciali registratori sui cavi sottomarini per intercettarne le comunicazioni, il taglio degli stessi cavi, per finire alla classica inserzione di veicoli per le forze speciali. In pratica il PODMOSKOVYE può essere considerato il contraltare dell'americano classe SEA WOLF JIMMY CARTER. Non è tuttavia nota la tipologia di armamenti di cui PODMOSKOVYE è dotato, anche se presumibilmente questo dovrebbe avere almeno 4 tubi da 533mm per il lancio di siluri. Inoltre, il BS-64 dovrebbe operare come unità madre per il segretissimo sottomarino AS-12 LOSHARIK. Quest'ultimo è un battello, che potrebbe essere lungo fino ad una sessantina di metri, propulso da un reattore nucleare e caratterizzato da un doppio scafo in titanio, la cui parte più interna è costituita da sfere che si susseguono l'una accanto all'altra e che ospitano l'equipaggio (che dovrebbe essere ridotto a soli 25 uomini). Grazie a queste caratteristiche il LOSHARIK può operare per lunghi periodi di tempo ad elevate profondità, si dice fino a 6.000 m, per missioni di salvataggio e recupero, per missioni di carattere scientifico e/o a carattere speciale e d'intelligence. Oltre che con il LOSHARIK, il BS-64 potrebbe operare come unità madre pure per i Deep Submergence Rescue Vehicle (DRSV) da 55 t Project 1855 PRIZ.


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