Per la prima volta dall’inizio della campagna aerea siriana, partita lo scorso 30 settembre, la Russia ha impiegato bombardieri strategici a lungo raggio per colpire 14 obiettivi situati nella zona nordoccidentale di Aleppo, oltre che a Idlib, Deir Ezzor e Raqqa, durante le prime ore del 17 novembre. Dalle prime informazioni, risulta che sono stati utilizzati 34 missili da crociera, alcuni dei quali lanciati dalle unità navali russe presenti nel Mediterraneo orientale, e che ai raid abbiano partecipato 23 velivoli decollati dalla base russa di Mozdok (Nord Ossezia). Tra questi, 5 Tu-95MC BEAR e 6 Tu-160 BLACKJACK, sono stati impiegati per colpire bersagli appartenenti sia alle forze lealiste (Idlib), che alle milizie di Daesh (zona di Aleppo), mentre 12 Tu-22 BACKFIRE hanno bersagliato postazioni di ISIS tra Deir Ezzor e Raqqa. Già negli ultimi giorni di ottobre, in realtà, 6 Tu-22M3 BACKFIRE-C erano stati rischierati nella base di Mozdok, divenuta una vera e propria FOB per l’airlift dei velivoli russi verso e da Siria, Iran e Iraq. Durante il raid sarebbero stati lanciati missili cruise Kh-555, la versione convenzionale dell'AS-15 KENT da oltre 2.500 km di gittata, dai bombardieri Tu-160 BLACKJACK, e missili da crociera Kh-SD, la variante tattica dell'AS-15, dai bombardieri Tu-95 BEAR, e dai Tu-22 BACKFIRE.