Nell'ultimo anno sulle navi della Marina Militare, impegnate nel salvaguardare la vita in mare per l'emergenza migranti nelle acque del Canale di Sicilia, sono nati sei bambini, con l'aiuto del personale medico e infermieristico della Forza Armata. È proprio per far fronte a queste esigenze e per integrare il bagaglio di esperienze degli ufficiali medici che è stato da poco ufficializzato a Torino il progetto 'Nati a bordo'.Promosso dal Capo del Corpo Sanitario, ammiraglio ispettore Enrico Mascia, e dal direttore generale della ASL TO2 dottor Valerio Fabio Alberti, il progetto è uno stage formativo per i medici della Marina Militare che si terrà presso il reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Maria Vittoria di Torino. Lo stage serve per approfondire le conoscenze teoriche e pratiche e gestire le emergenze ostetrico-ginecologiche che si possono presentare a bordo delle nostre navi.Le attività di controllo dei flussi migratori, ha illustrato l'ammiraglio Mascia ai giornalisti intervenuti, richiedono un'integrazione delle competenze del nostro personale anche in settori come l'ostetricia, che esulano dai nostri normali compiti istituzionali. Questo stage vuole anche essere un ulteriore passo verso una sempre maggiore integrazione della sanità di Marina con il Servizio Sanitario Nazionale.La presentazione dei corsi, che inizieranno a febbraio 2016, si è svolta presso il reparto di ginecologia che ospiterà i medici della Marina, alla presenza dell'assessore alla sanità della Regione Piemonte Antonino Saitta che ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa, come esempio di sinergia fra diverse articolazioni dello Stato.