RIVISTA ITALIANA DIFESA
Novità sui PPA della Marina 29/04/2014 | Pietro Batacchi

Il piano di rifinanziamento straordinario della flotta, di cui i primi fondi sono previsti dalla  Legge di Stabilità 2014, copre la realizzazione di 6 Pattugliatori Polivalenti di Altura (più 4 opzioni) con le prime 3 unità che con tutta probabilità saranno in configurazione Light. La prima unità in configurazione Full sarà, invece, la 4ª. Per quanto riguarda la sensoristica, a quanto pare si starebbe valutando anche una nuova sovrastruttura multi sensore più bassa – come RID vi aveva in parte già anticipato – in grado di ospitare sia un radar convenzionale sia un radar a 4 facce fisse, quando questo sarà effettivamente pronto. A tal proposito l’ipotesi dell’albero integrato - ospitante sia gli apparati radar che quelli elettro-ottici e di guerra elettronica – così come l’abbiamo conosciuta finora sembra essere stata al momento congelata. Secondo quanto ci risulta, infatti, gli studi condotti avrebbero fatto emergere per la nave con l’albero integrato alcune problematiche di stabilità a fine missione che avrebbero, appunto, consigliato alla Marina di valutare anche opzioni diverse. Se questo è lo scenario, appare probabile che almeno le prime 3 unità in configurazione Light possano essere dotate di un sensore “convenzionale” già in uso con altre unità della Marina Militare. Chiaramente siamo ancora nel campo delle ipotesi e degli studi, ma fino ad un certo punto considerando che la firma del contratto è attesa entro l’anno, o agli inizi del prossimo, e che la Marina vorrebbe avere la prima unità per le prove in mare tra il 2016 e 2017. Pertanto, la Marina sta guardando anche al mercato, ovvero a prodotti già consolidati come il radar multifunzionale SPY-1, per cui sono già state richieste informazioni alla Lockheed Martin. Per quanto riguarda i costi, ad oggi la Marina prevede una spesa di 500 milioni di euro, a nave, per la variante Full, e 300 milioni per la variante Light. Il costo è chiavi in mano ed è comprensivo anche di 5 anni di manutenzione. Per ulteriori approfondimenti RID 5/2014.


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