Da qualche tempo, ormai, tra Occidente e Russia è in corso una partita a scacchi su vari tavoli, dall’Ucraina al Caucaso, dal Baltico all’Artico, sino al dispiegamento russo in atto in Siria in questi giorni. Nel Nord Europa, la partita viene giocata da Mosca con un netto incremento, dopo un ventennio di stasi, di quel mix di provocazioni e sconfinamenti più o meno fortuiti negli spazi aerei e navali NATO. In quest’ottica, anche un’esercitazione aeronavale su vasta scala, ma programmata e cadenzata due volte l’anno comela JOINTWARRIOR, giunta all’edizione 2015-2, assume uno scopo ben preciso. Iniziata lo scorso 5 ottobre, l’esercitazione vede impegnate 30 unità di superficie e 4 sommergibili che, assieme a 20 aerei, velivoli ad ala rotante e mezzi anfibi, effettueranno sino al 15 ottobre un imponente programma addestrativo al largo delle Nuove Ebridi. Un evento importante, dedicato – pur senza dimenticare le esperienze asimmetriche – ai temi “classici” della lotta antinave, AAW e antisom. A rappresentare l’Italia, uno dei più moderni gioielli della nostra Marina, ottimizzato per la difesa antiaerea/antimissili di zona, ma con capacità multiruolo spinte: ossia il cacciatorpediniere (che sarebbe più logico classificare “incrociatore antiaereo”) ANDREA DORIA, con a bordo 192 effettivi, al comando del CV Angelo Virdis. Virdis, 47 anni, è un veterano delle missioni asimmetriche, con 2 turni di comando nella lotta antipirateria, prima con la fregata MAESTRALE (2009) e, nel 2014, proprio col DORIA. Il cacciatorpediniere, pure apprezzato nell’Oceano Indiano con l’esercitazione JW-15/2, trova però il suo più adeguato impiego proprio come grande unità di scorta e di difesa AAW a largo raggio, peraltro integrabile, in vista di un primo intervento di upgrade, con capacità antimissili balistici, grazie anche agli ampi margini di spazio progettati, presenti a prora della cittadella missilistica a lancio verticale SYLVER/ASTER. Capacità che saranno esaltate da un’appendice della JOINT WARRIOR, cui parteciperà nave DORIA, ossiala ASD-15(AT SEA DEMONSTRATION 2015) che, come ricorda lo Stato Maggiore Marina “ha lo scopo di verificare in mare le capacità sviluppate nell’ambito del Maritime Theatre Missile Defense Forum nel campo della Difesa aerea e missilistica integrata”.