Al momento, come hanno confermato il Ministro della Difesa Pinotti e quello degli Esteri Gentiloni, non è stata presa nessuna decisione politica circa il via libera ad operazioni di bombardamento dei nostri TORNADO contro postazioni di ISIL in Iraq. L'ipotesi, tuttavia, c'è, ma non da oggi e gli Americani da tempo stanno premendo sull'Italia per convincerla ad un impegno militarmente più attivo sul fronte della guerra ad ISIL. Come ricordavamo ieri, la questione verrà discussa anche oggi nell'incontro tra il Segretario alla Difesa Ashton "Ash" Carter ed il Ministro Pinotti a Roma. Qualora le pressioni americane – perchè di questo si tratta – dovessero avere buon esito, occorrerebbe prima di tutto un passaggio parlamentare.Questo, come ci conferma il consulente parlamentare e nostro collaboratore Germano Dottori potrebbe seguire la prassi della "Risoluzione Ruffino del 2001" nel cui ambito basterebbe "un dibattito informale in Commissione dal quale risulti, però, in modo inequivocabile che esiste una maggioranza che sostiene l'intervento". Oppure la questione potrebbe essere fatta rientrare nel dibattito sul rifinanziamento delle missioni all'estero, ma a quel punto trattandosi di un Decreto da convertire occorrerebbe un voto. In questo secondo caso, bisogna sottolineare che il nuovo Decreto, necessario ad estendere la copertura per le nostre missioni all'estero che scadeva il 30 settembre, non è ancora arrivato in Parlamento e che i tempi sarebbero comunque molto più lunghi anche per via dei termini di conversione di 60 giorni. Alle tecnicalità politiche bisogna, poi, aggiungere quelle militari. Dal momento del via libera, bisognerebbe riconvertire i nostri TORNADO in Kuwait, che finora hanno svolto esclusivamente compiti di sorveglianza e ricognizione con il pod di produzione israeliana RECCE LITE, per le missioni di attacco al suolo, ovvero trasferire dall'Italia al Kuwait le bombe di precisione ed il pod di targeting e designazione obbiettivi LITENING. A quel punto, poi, bisognerebbe montare sui velivoli i travetti di aggancio e armarli/equipaggiarli. Nel complesso tutte queste attività logistiche richiederebbero non meno di una settimana/dieci giorni di tempo.