RIVISTA ITALIANA DIFESA
Per ora niente bombardamenti contro ISIS 06/10/2015 | Pietro Batacchi

Come vi aveva anticipato RID, la Difesa ha diramato una nota per ribadire che non è stata presa ancora nessuna decisione circa l'eventuale estensione delle attività dei TORNADO italiani di stanza in Kuwait, nell'ambito dell'Operazione INHERENT RESOLVE a guida americana, ad operazioni di bombardamento contro obbiettivi di ISIS in Iraq. Di sicuro, la questione sarà discussa nella "due giorni"del Segretario alla Difesa Ashton "Ash" Carter in Italia cominciata oggi. Gli Americani, si sa, da tempo stanno facendo pressioni sull'Italia per convincerla ad impegnarsi in ruolo militarmente più attivo contro ISIS, ma per ora la natura della missione dei nostri velivoli dispiegati in Kuwait non è cambiata. Vale la pena sottolineare che se una decisione politica in tal senso dovesse essere presa, prima occorrerebbe un passaggio parlamentare e poi bisognerebbe riconfigurare pure i velivoli, che per ora svolgono solo missioni di sorveglianza e ricognizione, per missioni di attacco al suolo e, dunque, armarli e supportarli logisticamente di conseguenza. In pratica passerebbero alcune settimane. Un altro aspetto da non sottovalutare è che non sarebbe semplice giustificare anche agli occhi dell'opinione pubblica un nuovo impegno militare nel "lontano" Iraq" senza fare nulla di analogo nella "vicina" Libia, molto più importante per gli interessi dall'Italia. Ma al centro dei colloqui tra il Segretario Carter ed il Ministro Pinotti ci saranno anche altri 2 temi, ovvero il MUOS e l'F-35. Il MUOS – il sistema satellitare per il supporto delle comunicazioni ad onde ultra-corte di cui è prevista una delle 4 stazioni terrestri a Niscemi in Sicilia - è probabilmente la vera priorità in questo momento per gli Americani. Il sistema è, difatti, fondamentale per il Pentagono garantendo su scala planetaria comunicazioni tattiche tra diversi utenti e lo scambio di dati, immagini e video di dimensioni elevate, anche via smartphone militari, senza i tradizionali limiti imposti dalla conformazione del terreno. Da questo punto di vista, pertanto, è lecito aspettarsi nuove pressioni da parte di Carter per superare l'impasse politico-giudiziario su Niscemi. Infine, l'F-35. Al momento le uniche cose certe sono solo 2, ovvero che l'Italia, come affermato dal Governo nei mesi scorsi, acquisirà fino ad un massimo di 38 F-35 entro il 2020, e che il piano complessivo è in corso di esame nell'ambito della Revisione Strategica della Difesa prevista dal Libro Bianco. In questo quando è logico aspettarsi che l'Italia acquisterà meno dei 6 aerei originariamente previsti per il nostro Paese nei lotti n.9 e 10 i cui contratti si firmeranno a breve.  


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE