RIVISTA ITALIANA DIFESA
Grande gioco in Siria 28/09/2015 | James Smith

Mentre giungono conferme ufficiali circa il primo attacco francese contro non meglio specificati campi di addestramento dell’ISIS in Siria, nel Paese mediorientale continuano ad arrivare mezzi e militari russi a sostegno di Bashar al Assad. Il personale russo in Siria si appresterebbe a raggiungere nei prossimi giorni le 3.000 unità schierate principalmente tra l’aeroporto Bassel al Assad di Latakia e la base della Marina Russa di Tartus. In questa cifra, ovviamente, sono compresi sia piloti, tecnici e personale logistico necessari al supporto dei mezzi e dei velivoli, sia gli istruttori militari, il personale di sicurezza destinato a difendere le nuove installazioni russe (soprattutto fanteria di Marina appartenente alla 810ª Brigata di stanza a Sebastopoli e alla 336ª Brigata basata a Baltijsk) ed un primo gruppo tattico da combattimento sempre di Fanteria di Marina. Per quanto riguarda l’aeroporto di Latakia i lavori di fortificazione procedono a pieno ritmo e i 28 velivoli fin qui rischierati (4 Su-30SM, 12 Su-24 e 12 Su-25) sono stati dispersi a coppie, lungo i raccordi e presso le testate pista, e mascherati con apposite reti di mimetizzazione (la base, infatti, non dispone di shelter corazzati). Stesse precauzioni di mascheramento sono state prese anche per i 12 elicotteri multiruolo Mi-24 che stazionano nelle piazzole recentemente costruite dai genieri di Mosca. Inoltre, a completare le precauzioni difensive, lungo il perimetro dell’installazione sono comparse 2 batterie di artiglieria e diverse postazioni protette per veicoli BTR-80/82 e carri armati T-90. Va poi segnalato, che, a completare lo schieramento militare russo su questo aeroporto, negli ultimi giorni pare sia giunto anche un aereo spia Il-20 COOT impiegabile per intercettare le emissioni di qualunque fonte elettromagnetica, a cominciare dai radar dei velivoli della coalizione a guida americana, in modo tale da poter ottenere il cosiddetto “electronic order of battle”, e le comunicazioni telefoniche o radio nemiche. Sempre attorno a Latakia, 2 ulteriori siti militari siriani sono oggetto di una rinnovata attività operativa, ovvero, il complesso di Al Sanobar e il deposito munizioni Istamo. Nel primo caso, sembra che la struttura sia utilizzata anche come punto di appoggio per gli istruttori militari russi, mentre nel secondo, sono stati effettuati lavori di costruzione di piazzole di atterraggio per elicotteri al fine di ospitare i velivoli ad ala rotante della Marina siriana “sfrattati” dall’aeroporto di Latakia. Sebbene, quindi, non vi sia ancora evidenza di una stanziale presenza russa in loco, è evidente che queste 2 infrastrutture si avviano a fungere da assetti complementari attivabili in caso vi fosse la necessità di incrementare ulteriormente gli spazi a disposizione delle forze di Mosca. Infine, relativamente a Tartus, novità sono attese per i prossimi giorni, visto che il 25 settembre l’ammiraglia della flotta del Mar Nero, l’incrociatore lanciamissili MOSKVA (classe SLAVA) scortato dal cacciatorpediniere lanciamissili SMETLIVYY (classe KASHIN) e dalla nave anfibia SARATOV (classe ALLIGATOR) ha lasciato gli ormeggi per raggiungere il tratto di mare compreso tra Cipro e Tartus, dove è attesa per la prima settimana di ottobre, per una campagna di esercitazioni.

 

 


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