Nell’ultima settimana si sono susseguite sui social e su alcuni media italiani orgogliose rivendicazioni circa il ruolo preminente che vecchie blindo CENTAURO B1 consegnate agli Ucraini avrebbero avuto nei recenti successi ottenuti nel settore di Kupyansk. Ma le cose stanno proprio così? In effetti, a reclamare quanto detto sono, finora, soltanto fonti nostrane (e, in più, potremmo anche aver individuato il post originario di quella che, con una certa probabilità, può essere considerata una fake news...).
Facciamo un po’ d’ordine.
Le blindo CENTAURO B1 fornite dall’Italia all’Ucraina sono entrate in servizio tra la fine di ottobre e i primissimi di novembre 2025 presso il 78° Reggimento indipendente d’Assalto Aereo delle Forze Aviotrasportate, come confermato dai primi video ufficiali diffusi dall’unità attorno a quel periodo (vedi foto). Non è escluso (anzi, è assai probabile) che addestramenti e familiarizzazioni con il mezzo siano avvenuti in precedenza in maniera riservata. Tuttavia, la piena integrazione in un reparto sul campo è ben altra cosa, e ci sembra strano, sebbene non impossibile, che in circa un mese gli Ucraini abbiano già imparato ad impiegare (e soprattutto a supportare) le CENTAURO. Sia come sia, le immagini mostrano veicoli con numeri di serie visibili fino a 015, suggerendo una consegna di almeno 15 esemplari, sebbene né Roma né Kiev abbiano divulgato cifre ufficiali. Stime basate sull’inventario italiano, che conta circa 250 CENTAURO B1 attive (ma con decenni di onoratissimo servizio alle spalle) a seguito alla cessione, di vari anni fa, di 141 mezzi alla Giordania, portano a ipotizzare una fornitura complessiva tra i 15 e i 30 veicoli, che rimane non confermata né in via ufficiale né ufficiosa.
Il 78° Reggimento indipendente d’Assalto Aereo è stato formato nel 2022 come unità di volontari sotto il controllo del GUR, e quindi trasferito alle Forze Aviotrasportate nell’aprile 2023. Il suo percorso operativo include combattimenti nell’Oblast di Kiev (area di Moschun), operazioni nella controffensiva del 2023 a Robotyne, Verbove e Mala Tokmachka (Oblast di Zaporizhzhia), nonché a impieghi nell’Oblast di Donetsk, nelle aree di Lyman, Yampil, Kreminna, Tonenke, Netailove e Mayorsk. Nel giugno 2024 parte dell’unità è stata documentata nell’area di Chernobyl per addestramento, mentre nel febbraio 2025 il Reggimento è stato impegnato a respingere gli attacchi russi presso il villaggio di Zhuravka, nell’Oblast di Sumy, durante l’offensiva russa nel settore settentrionale.
Tuttavia, il 78° Reggimento non compare tra le unità coinvolte nel recente contrattacco ucraino a Kupyansk del dicembre 2025. L’operazione è stata condotta dal Raggruppamento Operativo KHARTIA del 2° Corpo della Guardia Nazionale, composto dalla 13ª Brigata Operativa KHARTIA, dal 475° Reggimento d’Assalto “CODICE 9.2”, e da elementi del 4° battaglione della 92ª Brigata d’Assalto, della Legione Straniera ucraina, della 144ª Brigata Meccanizzata e della 127ª Brigata di Difesa Territoriale, oltre a più modeste aliquote specializzate della 101ª Brigata della Difesa Territoriale, del Gruppo Speciale ALPHA dell’SBU, e dell’unità KORD della Polizia Nazionale.
Anzi, da quanto ci risulta, in realtà, nel periodo in questione il 78° Reggimento stava completando una complessa riorganizzazione, allo scopo di trasformarlo in una brigata indipendente d’assalto aereo da porre sotto il 7° Corpo di Reazione Rapida delle Forze Aviotrasportate, come effettivamente avvenuto a metà dicembre, quando il Reggimento è stato ufficialmente riorganizzato come 78a Brigata Indipendente d’Assalto Aereo.
Tutta una bufala dunque?
Probabilmente sì, anche se non è completamente detto: gli Ucraini già in passato hanno “distaccato” piccole aliquote di nuovi mezzi ricevuti verso settori più attivi del fronte, allo scopo di farli testare in combattimento dai reparti che li hanno ricevuti. Tuttavia, se ciò è avvenuto, non si è certamente dato su grandi numeri (un paio di mezzi la massimo), e senz’altro non in maniera tale da impattare significativamente sui successi ucraini a Kupyansk. Tra l’altro, Oryx finora non riporta alcuna perdita di CENTAURO, e non è che la blindo abbia migliori capacità di sopravvivenza nei confronti di droni ed FPV rispetto ad altri mezzi. Sì, le immagini dei precedenti filmati ucraini mostravano già i loro consolidati adattamenti in termini di gabbie metalliche e reti anti-drone installate attorno alla torretta e allo scafo (vedi foto), con griglie ribaltabili e, ci si può scommettere, applicazioni EW anti-drone. Tuttavia, questi interventi non hanno salvato ABRAMS e LEOPARD 2, e certamente non avrebbero salvato la “più leggera” CENTAURO.
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