Il 18 dicembre Leonardo e TELEDIFE (Direzione Informatica Telematica e Tecnologie Avanzate) hanno firmato il contratto per lo sviluppo e la fornitura di 4 radar terrestri di nuova generazione dedicati alla difesa antibalistica a lungo raggio (3.000 km).

Entra quindi nella fase esecutiva il segmento sensoristico terrestre del MICHELANGELO DOME, il futuro sistema nazionale di difesa aerea e missilistica integrata di Leonardo.

Il programma riguarda nello specifico 2 sensori: il Mobile Long Range Radar (MLRR) e il Ground Based Radar (GBR, in foto). Entrambi sono radar AESA in banda L completamente digitali, basati su moduli in GaN (Nitrurio di Gallio), e rappresentano l’evoluzione terrestre di capacità maturate in ambito navale con i radar sviluppati nell’ambito della cosiddetta Legge Navale (DBR, KRONOS QUAD, MFRA e KRONOS POWER SHIELD).

In particolare, l’MLRR deriva direttamente dal KRONOS POWER SHIELD installato sulla LHD TRIESTE e si candida a sostituire il RAT-31DLM nel portafoglio radar terrestri di lungo raggio. Per quanto riguarda invece il GBR, anch’esso una sorta di spin-off del KRONOS POWER SHIELD, si tratta di un grande sensore fisso collocato su un edificio, dotato di un’antenna con una superficie di circa 55 m², concepito per missioni di early warning e tracking contro missili balistici e, in prospettiva, ipersonici, in una logica paragonabile, pur su scala diversa, ai grandi radar della Missile Defence Agency statunitense.

Il contratto si inserisce in una sequenza di traguardi ravvicinati per il MICHELANGELO DOME: dopo la presentazione ufficiale del sistema a fine novembre, il 3 dicembre è arrivato infatti il primo lancio di qualifica del SAMP/T NG italiano, che ha validato il radar KRONOS Grand Mobile High Power (banda C), una delle componenti, appunto, del MICHELANGELO DOME.

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