Nei giorni scorsi, Thales Italia ha completato, per la prima volta interamente in Italia, un ciclo di manutenzione predittiva sul Towed Body (TB) del sonar CAPTAS-4 (VDS 4249) di una fregata tipo FREMM ASW della Marina Militare.
Si tratta di un traguardo molto importante per Thales Italia e per la stessa Marina Militare, reso possibile dalla stretta collaborazione tra le 2 realtà, che trova la sua massima espressione nel nuovo Navy Service Center realizzato da Thales all’interno dell’Arsenale di Taranto, dove è appunto avvenuta la manutenzione. Il 15 dicembre, RID ha avuto l’opportunità di visitare il Navy Service Center e di approfondire la collaborazione tra Thales Italia e la Marina Militare, e le attività relative alla manutenzione dei sonar delle FREMM svolte a Taranto.
Grazie a questa nuova struttura, sarà ora possibile effettuare la manutenzione predittiva e correttiva del Towed Body del CAPTAS-4 (il cosiddetto “pesce”) direttamente all’interno dell’Arsenale di Taranto, con notevoli risparmi in termini di tempo, risorse e costi. In precedenza, tale tipo di manutenzione richiedeva l’invio del TB presso lo stabilimento Thales di Brest (Francia) e durava circa 1 anno da quando il “pesce” veniva sbarcato a quando tornava a disposizione della MM. Ora, invece, grazie alla presenza diretta in Arsenale, il ciclo manutentivo dura solo 2 mesi, come confermato dalla prima manutenzione succitata, iniziata a metà settembre e terminata a metà dicembre.
Il Navy Service Center di Taranto nasce dalla specifica esigenza di migliorare il supporto logistico e manutentivo per i sonar CAPTAS-4 della Marina Militare, in particolare accorciando i tempi della manutenzione, così da ridurre l’indisponibilità dei sistemi e aumentare la disponibilità operativa della componente ASW della Marina. Con il turnaround manutentivo di 2 mesi, infatti, sarà per esempio possibile effettuare la manutenzione quadriennale del TB in occasione di una sosta lavori breve, senza necessità di lunghi fermi in bacino.

(foto: ©silvia.sperti)
La nuova partnership tra Marina Militare e Thales Italia si inserisce nel più ampio quadro del contratto di supporto logistico TLSM2 (Through Life Sustainment Management 2) per le FREMM della MM, siglato da OCCAR con Orizzonte Sistemi Navali (OSN) a giugno 2025, con durata di 4,5 anni più un anno in opzione. Nell’ambito dei contratti con i subfornitori derivati da tale contratto TLSM2, Thales Italia ha ottenuto il contratto relativo alla manutenzione della suite sonar (ISS) e della componente CESM della suite di guerra elettronica delle dieci unità FREMM. Proprio tale contratto ha fornito parte dei finanziamenti necessari all’acquisizione delle parti di ricambio utilizzate per effettuare la suddetta prima manutenzione. Nel dettaglio, il Navy Service Center, che si estende su una superficie di circa 300 m2 (con piani di espansione già previsti), è stato concepito per ospitare un team misto di 12 professionisti, inclusi ingegneri e tecnici specializzati, e dispone di un’area officina, con annesso laboratorio elettronico, e un magazzino per i ricambi dedicati (oltre a un ufficio e una sala riunioni).
Il Centro è frutto di una sinergia in cui la Marina fornisce l’infrastruttura e l’industria mette a disposizione il know-how, i macchinari e le tecnologie proprietarie. Nello specifico, la collaborazione si basa su un trasferimento di tecnologia e know-how da Thales Francia al personale di Thales Italia e, in prospettiva, da quest’ultimo alle maestranze dell’Arsenale (attraverso un training on the job), in un’ottica di cooperazione volta a garantire la sostenibilità del supporto nel lungo periodo. Proprio il trasferimento del know-how da Thales Italia al personale tecnico della MM e alle maestranze dell’Arsenale rappresenta il cuore dell’iniziativa, tanto che si prevede di estendere tale collaborazione anche alla manutenzione decennale dei sonar a scafo delle FREMM (UMS 4110), in un apposito spazio già individuato all’interno del Navy Service Center e, potenzialmente, alla componente CESM (Communications Electronic Support Measures) della suite di guerra elettronica.
Il nuovo Navy Service Center rappresenta dunque un esempio virtuoso di collaborazione tra industria e Forza Armata al servizio della Difesa, e concorre a rafforzare il know how e l’autonomia dell’Italia in un settore di importanza strategica come quello della manutenzione dei sistemi sonar delle FREMM ASW.
Tutti i dettagli e gli approfondimenti dalla nostra visista al Navy Service center su RID 02/2026, in uscita a fine gennaio.

(Il VDS CAPTAS-4 alloggiato in apposita struittura a poppa della FREMM ASW MARGOTTINI. foto: Tommaso Massa)
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