Il Presidente del Segretariato delle Industrie della Difesa turco, Haluk Gorgon, ha firmato 2 contratti per un valore complessivo di 6,5 miliardi di dollari con Aselsan e Roketsan, rappresentate dai rispettivi CEO Ahmet Akyol e Murat Ikinci, per non meglio specificate forniture nell’ambito del progetto per la “cupola d’acciaio” turca, lo STEEL DOME, un nome scelto, chiaramente, per richiamare l’IRON DOME dei rivali Israeliani.
Il progetto per lo sviluppo dello STEEL DOME è stato annunciato nel 2024 e la sua costruzione è stata indicata dallo stesso Presidente Erdogan come un’assoluta priorità per il Paese. Dall’estate del 2024 ad oggi ci sono già stati importanti investimenti destinati allo sviluppo e alla produzione del sistema, in particolare 1,5 miliardi di dollari confluiti nel potenziare le capacità del sito Aselsan ad Ogulbey (sud di Ankara).
Lo STEEL DOME è un prodotto nazionale che collega diversi strati di difesa aerea e, ad oggi, 47 diversi sistemi fra radar, missili, sensori elettro-ottici, cannoni e sistemi C-UAV, oltre a componenti e software. Per quanto riguarda il comando e controllo, il sistema è dotato di una nuova piattaforma denominata HAKIM, che ha anche una funzionalità di controllo del network radar. Il sistema di radio tattiche TURAN sostiene il network, che va a raggruppare uno strato di difesa a corto e cortissimo raggio, uno strato “tattico”, uno “operativo” a più lungo raggio e, infine, uno “strategico”.
Al livello più basso, SHORAD e VSHORAD, troviamo i sistemi C-UAV Ihtar 100 e Sahin 130/40GL, l’arma laser mobile GOKBERK e le mitragliere contraeree GURZ 150 e KORKUT – tutte soluzioni offerte da Aselan – quest’ultima arma da 35 mm offerta, a canna singola o binata, anche per installazione su mezzi corazzati cingolati.
A salire, al livello tattico trovano posto vari radar e sensori elettro-ottici, oltre alla famiglia di missili HISAR (sviluppati congiuntamente da Aselan e Rokestan), che nella variante “O” hanno una gittata superiore ai 25 km.
L’intercettore nazionale a più lungo raggio, almeno per il momento, è il SIPER di Aselan, di cui esistono un paio di batterie Block 1 (circa 100 km di gittata). In sviluppo ci sono sia un'evoluzione Block 2 da 150 km, sia una variante Block 3 con gittata di circa 180 km e capacità antibalistica.
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