RIVISTA ITALIANA DIFESA
Varato il sottomarino russo KHABAROVSK, equipaggiato con i siluri nucleari POSEIDON 05/12/2025 | Michele Cosentino

All’inizio di novembre 2025, si è svolta la cerimonia ufficiale del varo del nuovo sottomarino russo KHABAROVSK, messo in acqua alla fine dello stesso mese e adesso verosimilmente impegnato nelle prime prove in mare.

Alla cerimonia ufficiale hanno partecipato il Ministro della Difesa, Andrey Belousov, il Comandante in capo della Marina Russa, Ammiraglio Alexander Moiseyev, e i vertici delle principali industrie coinvolte nella costruzione del battello.

Il KHABAROVSK è classificato dalla Marina Russa come “sottomarino per compiti speciali”, in quanto principalmente concepito per l’impiego dei siluri a propulsione nucleare 2M39 POSEIDON/STATUS-6.

Il battello, identificato anche come Project 09851, è stato progettato dal famoso studio d’ingegneria navale Rubin e le prime notizie sulla sua esistenza risalgono al giugno 2014, quando la stampa russa annunciò l’avvio della costruzione, nei cantieri Sevmash di Severdovinsk, di 3 battelli a propulsione nucleare: il KNYAZ OLEG (classe BOREY-A, armato con missili equipaggiati con testate nucleari, in servizio), il KRASNOYARSK (classe YASEN-M, armato con missili antinave, land-attack e possibilmente ipersonici, in servizio) e un terzo battello, la cui costruzione ebbe inizio a luglio 2014, noto appunto come KHABAROVSK.

Si pensava inizialmente che quest’ultimo fosse un battello per la sperimentazione di nuovi sensori elettroacustici e di droni subacquei per le operazioni su alti fondali, ma nell’aprile 2020 si ebbe conferma del suo impiego quale piattaforma per il lancio del POSEIDON.

L’ingresso in servizio, inizialmente previsto nel 2022, è stato posticipato, secondo fonti russe, almeno fino al 2026, a causa di ritardi probabilmente dovuti proprio all’integrazione del sistema di lancio 2P39 per i POSEIDON.

Sotto il profilo progettuale, il KHABAROVSK dovrebbe derivare dai progetti che hanno dato vita ai BOREY/BOREY-A e/o agli YASEN/YASEN-M. Rispetto alle classi BOREY e YASEN, il nuovo battello presenta tuttavia una lunghezza fuori tutto inferiore, stimata tra 115-135m, dovuta all’assenza della sezione dei tubi di lancio verticali per i missili balistici, mentre lo scafo resistente ha un diametro valutato in 10 m e risulta più corto di quello degli YASEN-M, in quanto il sistema 2P39 con 6 tubi di lancio (forse disposti a revolver) è sistemato nell’intercapedine prodiera fra scafo resistente e scafo leggero.

Il KHABAROVSK è dotato inoltre di propulsione pump-jet, alimentata da un reattore nucleare simile o evoluto rispetto a quello dei BOREY. Oltre ai tubi per i POSEIDON, il KHABAROVSK è equipaggiato con tubi di lancio per siluri tradizionali, nonché con sensori elettroacustici ed elettronici simili (o evoluzioni) di quelli presenti a bordo dei sottomarini russi più recenti.

In merito al programma costruttivo, non è chiaro se il KHABAROVSK sia un esemplare unico o il capoclasse di una produzione di serie destinata peculiarmente all’impiego dei POSEIDON. Per capirlo è necessario partire dal BELGOROD (Project 09852, vedasi RID 6/19, p.12), inquadrato nel GUGI (Main Directorate Deep Sea Research, reparto responsabile delle operazioni speciali sui fondali marini) e in servizio da un paio d’anni: una valutazione d'insieme fa pensare che, mentre il BELGOROD è destinato alle operazioni speciali e alla sperimentazione di sistemi e ordigni speciali (com’è appunto il POSEIDON e droni subacquei), il KHABAROVSK si configura invece come il capoclasse di una produzione di serie destinata specificamente all’impiego operativo dei POSEIDON. Tale ipotesi è avvalorata dal fatto che a gennaio 2019 la TASS aveva riportato l’intenzione di costruire 4 battelli di serie armati con POSEIDON da assegnare alla Flotta del Nord e a quella del Pacifico (e non al GUGI).

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