RIVISTA ITALIANA DIFESA
L’US Army testa l’APACHE come cacciatore di droni 03/12/2025 | Gabriele Molinelli

L’US Army ha condotto un’importante campagna di test a fuoco reale, supportata dall’US Marine Corps, presso la Marine Corps Air Station (MCAS) di New River (North Carolina), per validare l’uso dell’elicottero AH-64E V6 come cacciatore di droni.

Denominata OPERATION FLYSWATTER, la campagna è stata guidata dall’APACHE Project Management Office (PMO APACHE), e ha visto collaborare Esercito, Guardia Nazionale, Marina, USMC e partner industriali. Per quanto lo scopo delle prove fosse specificamente quello di validare le capacità del software Version 6 (V6) dell’AH-64E Block III, molti degli esperimenti condotti sono di ovvio interesse anche per Navy e USMC che potrebbero “trasferire” alcune o tutte queste capacità anche sui propri elicotteri, in particolare sugli AH-1 VIPER.

Sono stati impiegati equipaggi della South Carolina Army National Guard (SCARNG) che hanno volato diversi profili di missione e condotto 14 diversi scenari d’ingaggio, 13 dei quali completati con successo, confermando che il software e i sistemi attuali hanno già una ottima capacità C-UAV.

In particolare, l’APACHE ha ingaggiato droni usando missili JAGM guidati dal radar millimetrico, con acquisizione tramite il proprio Fire Control Radar. Altri ingaggi sono stati compiuti con missili HELLFIRE III, usando sia la guida radar (RF) sia quella laser (Semi Active Laser, SAL).

Sono stati inoltre usati con successo razzi HYDRA-70 da 70 mm equipaggiati con la guida laser Advanced Precision Kill Weapon System (APKWS). Questi razzi sono stati usati in 4 diversi ingaggi, 3 dei quali conclusi con successo. L’APKWS è già un’arma “matura” nell’impiego C-UAV, anche con lancio da terra, ed è stata già selezionata, pur con un seeker diverso, per diventare l’arma anti-drone di punta dell’USAF sui jet (il FALCO, per Fixed Wing, Air Launched, Counter-Unmanned Aircraft Systems Ordnance, che introduce una diversa spolettatura di prossimità e aggiunge alla guida laser un seeker infrarosso). I test condotti con l’APACHE, che hanno incluso anche un “fallimento”, sono stati più complessi e articolati, e hanno in particolare coinvolto l’uso di tattiche “buddy-lase”, in cui il bersaglio viene illuminato dal laser diverso da quello presente sul velivolo che lancia il razzo.

Altri ingaggi sono stati completati usando il cannone da 30 mm con munizioni M789 HE Dual-Purpose per abbattimenti a distanze inferiori ai 300 m.

Le prove hanno dimostrato la capacità dei sensori EO/IR e del radar di bordo, nonché l’uso del Link 16 che consente all’APACHE di fare da vera piattaforma da difesa aerea altamente mobile, pienamente connessa in rete.

Il risultato delle prove ha portato alla raccomandazione di avviare presso i battaglioni APACHE addestramento specifico con un pacchetto C-UAV Mission Essential Task, accompagnato dall’aggiunta al Manuale di addestramento degli equipaggi della macchina di un nuovo capitolo sulle tattiche anti-drone.

L’uso di elicotteri da combattimento come cacciatori di droni è già una realtà in Ucraina, dove è condotto con mezzi molto meno moderni e metodi assai più “caserecci”. Gli elicotteri sono ottimi cacciatori di droni alle basse quote e sotto condizioni meteo avverse in quota.

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