Emergono crescenti evidenze su come attraverso il sistema di guerra elettronica LIMA, prodotto dall’azienda ucraina Night Watch, Kiev stia collezionando alcuni successi, dei quali in passato si era vociferato (almeno sin dallo scorso febbraio), nei confronti dei temuti missili KINZHAL e delle bombe plananti UMPK, portandoli a mancare i loro obiettivi anche di centinaia di metri.
Dopo i successi contro le bombe plananti UMPK riportati già a giugno di quest’anno dalla stampa ucraina, nelle ultime settimane diverse fonti hanno segnalato come il LIMA avrebbe deviato alcuni missili KINZHAL. Il sistema EW in questione opera attraverso una combinazione avanzata di tecniche di guerra elettronica che va ben oltre il semplice disturbo dei segnali. Il LIMA sposa infatti un approccio che, unendo jamming, spoofing e CEMA (Cyber ElctroMagnetic Activities) contro i sistemi di navigazione delle armi russe, sarebbe in grado di rendere del tutto inutile il sistema satellitare di navigazione russo GLONASS, costringendo missili e bombe plananti a fare affidamento esclusivamente sui sistemi di guida inerziale di “backup”, molto meno precisi.
Nel caso delle bombe plananti, il LIMA sarebbe riuscito ad avere finalmente ragione, sfruttandone alcune vulnerabilità del software, sui famosi moduli di antenne KOMETA-M (CRPA,Controlled Reception Pattern Antennas), che si sono altrimenti a lungo dimostrati piuttosto resistenti a precedenti tentativi di disturbo della navigazione satellitare. Nel caso dei missili KINZHAL, invece, si è lavorato molto sulla portata del LIMA, e, specificamente, sulla sua capacità di copertura effettiva in altitudine, poiché il l’ordigno in questione percorre parte della sua traiettoria attraverso gli strati superiori dell’atmosfera.
Tutti i dettagli nell'articolo completo, che sarà èubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 39/25 in uscita oggi.
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