Seguendo i primi 2 giorni dell’International Fighter Conference, organizzata a Roma da Defence IQ e in chiusura oggi, abbiamo avuto la fortissima impressione che gli USA – sia a livello governativo che industriale – stiano spingendo il loro programma CCA (Collaborative Combat Aircraft) nel Vecchio Continente. Non solo qui, beninteso; tuttavia, essendo a Roma, viene naturale pensare pure all’Italia tra i destinatari dei messaggi provenienti dall’altra sponda dell’Atlantico.
Dunque, l’ingresso dei Paesi Bassi (con la recente sottoscrizione della LOI con Washington) potrebbe essere solo l’inizio e l’obiettivo potrebbero essere - per ovvie ragioni - gli altri utilizzatori europei dell’F-35, oltre alla Royal Netherland Air Force, e compresa, appunto, anche l’Italia.
Aggiungiamo poi che nella piccola area statica della Fighter Conference ci sono i mock-up dei 2 contendenti della fase Increment 1 del programma CCA (il FURY YFQ-44A di Anduril e l’YFQ-42A di General Atomics) e che le 2 aziende sono tra i più importanti sponsor dell’evento. Un’impressione sopportata da quanto abbiamo potuto sentire, senza poter fornire ulteriori dettagli, visto che l’evento segue le Chatam House Rules.
Uno scenario che, a nostro avviso, produrrebbe forti impatti sia sulle capacità delle aeronautiche europee, sia sulle capacità industriali del Vecchio Continente e la sua autonomia strategica.


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