RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina: il punto della situazione nel settore di Pokrovsk 31/10/2025 | Francesca Genovese

Negli ultimi giorni i Russi stanno aumentando la pressione sul centro urbano di Pokrovsk, impiegando un numero crescente di piccoli nuclei DRG (ricognizione e sabotaggio). In particolare ciò avviene in un contesto favorevole alle loro operazioni in cui il maltempo porta a una visibilità limitata, riducendo l’efficacia dei droni, mentre le forze ucraine soffrono di una carenza di personale e di una logistica in crisi ormai da mesi. Tuttavia, i Russi non sono riusciti a consolidare la loro presenza, malgrado l'abbondanza di fanteria e il rinnovato impiego di mezzi corazzati, e in città operano ancora unità ucraine, tra cui Forze Speciali. Una situazione simile si osserva anche a Myrnhorad, a circa 5 km a est di Pokrovsk, dove le truppe russe hanno raggiunto la periferia orientale e stanno iniziando a penetrare in città da est.

Per capire come si sia arrivati a questo punto, occorre guardare ai mesi precedenti. Dopo una primavera di stallo, tra luglio e agosto si sono registrate nuove avanzate dell’Esercito Russo, nell’area di Donetsk, in particolare sul fronte di Pokrovsk. In questo settore, divenuto il principale punto caldo del conflitto durante l’estate, le Forze Armate Russe hanno compiuto progressi. Dopo un settembre di relativo stallo, la situazione è tornata a evolvere rapidamente nel mese di ottobre.

Tra luglio e agosto 2025, nella zona a est di Pokrovsk, nell’Oblast di Donetsk (Ucraina orientale), le Forze Russe hanno lanciato un’importante offensiva riuscendo a infiltrarsi nelle difese ucraine su più fronti e ad avanzare verso Dobropillya e Myrnohrad. I gruppi di sabotaggio russi si sono infiltrati in numerosi villaggi, mettendo in crisi la logistica ucraina. Nel mese di agosto la zona di Pokrovsk è stata uno dei punti più caldi di tutto il fronte. L’Ucraina ha reagito richiamando unità d’élite, lanciando contrattacchi efficaci che hanno respinto in parte l’offensiva russa e riconquistato alcune aree. Tuttavia, i Russi hanno mantenuto il controllo di posizioni importanti, specialmente a nordest di Pokrovsk.

Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, le Forze Armate Russe sono avanzate a nord di Hrodivka, avvicinandosi a poco più di 10 km a sudest di Pokrovsk. Nel contempo, i Russi hanno concentrato unità provenienti da Sumy e Kherson nell’area di Pokrovsk, accumulando mezzi corazzati nonostante le perdite elevate di blindati.

A inizio settembre, le Forze Ucraine hanno stabilizzato la linea a sud di Mykholaivka, e parallelamente hanno lanciato un attacco contro Myrne. Nello stesso periodo, gruppi DRG russi operanti dai villaggi di Zvirove e Leontovychy, situati a pochi chilometri da Pokrovsk, hanno tentato infiltrazioni nelle linee ucraine.

Nella seconda metà di settembre, i Russi hanno rafforzato le postazioni a Zvirove e Leontovychy, da dove hanno lanciato nuove incursioni verso Troyanda e Shakhtarsky, villaggi alle porte sud di Pokrovsk.

L’Esercito Russo ha ottenuto progressi nei primi 10 giorni di ottobre, intensificando gli assalti nella direzione di Dobropillya e sul fianco nordorientale di Pokrovsk, in particolare dal 12 ottobre. A nordest di Pokrovsk, i Russi hanno lanciato un’azione per riprendere le alture tattiche a sudest di Volodymyrivka, riconquistate dagli Ucraini il mese precedente. Le forze di Mosca sono avanzate lungo un canalone e la riva meridionale del bacino di Staryy, catturando le linee alberate e bonificando la strada settentrionale di Novotoretske, costringendo le Forze Armate ucraine a ritirarsi dentro Volodymyrivka.

A Poltavka, a circa 7 km a est di Volodymyrivka, i Russi hanno respinto gli Ucraini, conquistando la cava di gesso e le posizioni circostanti. Successivamente hanno attaccato fino alla riva orientale del bacino di Staryy. Il 12 ottobre, sotto copertura di nebbia e pioggia, 2 colonne meccanizzate russe (carri armati e IFV) sono avanzate su Volodymyrivka. La prima è avanzata da sud, raggiungendo il margine meridionale del villaggio: nonostante perdite per droni FPV ucraini, oltre 50 soldati russi sono riusciti a sbarcare e a disperdersi nella parte meridionale del villaggio, dove hanno dato il via a operazioni di bonifica. Tuttavia, il villaggio resta in parte sotto controllo ucraino. La seconda colonna è avanzata da Poltavka verso la retroguardia di Volodymyrivka, stabilendo il controllo sulle aree boscose a est e spingendo le AFU fino a Shakhove, a meno di 1 km a nord.

Il 13 ottobre, i Russi hanno catturato il villaggio di Dorozhnje, in direzione Dobropillya (oggi nuovamente in mano ucraina). Il 15 ottobre, le Forze Russe si sono consolidate nel punto più occidentale delle aree boscose a nord del bacino di Novyy, conquistando 2 linee di alberi e una posizione chiave lungo gli accessi a Shakhove. Le truppe ucraine hanno risposto impiegando droni FPV e artiglieria, infliggendo perdite significative ai primi gruppi d’assalto russi.

Il 20 ottobre, nella parte occidentale del saliente di Kucheriv Yar, le Forze Russe hanno riconquistato l’iniziativa nell’area di Nove Shakhove, entrando nel villaggio e stabilendo il controllo sulla maggior parte di esso. Nello stesso giorno, hanno avviato attacchi contro Vilne da nordest.

Nel frattempo, più a sud, l’Esercito Russo ha preso il controllo di ampie aree nel nord di Rodynske e nella parte occidentale di Chervonyi Lyman, con bombardamenti FAB e artiglieria pesante. Le Forze Ucraine hanno lanciato contrattacchi sui fianchi, mantenendo Rodynske sotto controllo.

A circa 5 km da Rodynske, i Russi hanno continuato gli attacchi verso Myrnohrad da est, consolidando la parte meridionale di Novoekonomichne e avanzando verso Balahan, conquistata il 20 ottobre e poi riconquistata dagli Ucraini.

A Mykolaivka, la Russia ha accumulato fanteria in preparazione di nuovi attacchi. Più a nord, i Russi hanno tentato di rientrare a Sukhetske, senza successo, mentre da Nykanorivka hanno lanciato contrattacchi riconquistando le posizioni perdute.

Nel settore ovest di Pokrovsk, il 13 ottobre, le Forze Russe si sono consolidate a Udachne, tentando di espandere il controllo sulla Miniera di Carbone di Pokrovsk, colpita con bombe UMPK. A Kotlyne, a circa 3 km da Udachne, i Russi hanno completato la cattura del villaggio e messo in sicurezza l’area. L’obiettivo dichiarato è la presa della Miniera di Pokrovsk, la messa in sicurezza dell’area attorno a Kotlyne e l’avvio di attacchi verso Serhiivka e l’autostrada E-50.

A sud di Pokrovsk, i Russi sono entrati a Lazurnyi, occupando seminterrati residenziali e spingendosi verso Pivdennyi e Soniachnyi, senza ottenere posizioni stabili. Dopo la cattura di Novoukrainka, a 3 km a sud di Pokrovsk, hanno proseguito verso Chunyshyne e Novopavlivka, ma hanno incontrato forte resistenza ucraina.

Complessivamente, la situazione per gli Ucraini è difficile: la carenza di personale e la perdita di posizioni chiave a sudovest e nordest di Pokrovsk indicano un possibile peggioramento imminente, con il rischio di perdere il controllo di una delle ultime strade d’accesso alla città. La situazione è ancora più critica a Myrnohrad, con i DRG russi che stanno entrando in città da est e, probabilmente, a breve anche da nord.

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