 
                In occasione dell’incontro fra il Presidente sudcoreano Lee Jae-myung e quello statunitense Donald Trump avvenuto il 29 ottobre a Gyeongju (Corea del Sud), è stato annunciato che Washington fornirà a Seoul informazioni e tecnologie per lo sviluppo e la costruzione di sottomarini a propulsione nucleare.
Tale attività vedrà coinvolti i cantieri navali di Filadelfia, di proprietà del gruppo sudcoreano Hanhwa Ocean dal 2024. È inoltre verosimile che gli enti tecnici militari sudcoreani e le aziende nazionali siano già al lavoro per lo sviluppo del progetto, volto a rafforzare considerevolmente le capacità di deterrenza strategica della Corea del Sud. In attesa dei futuri sottomarini a propulsione nucleare, Seoul procede nel rafforzamento della sua flotta di sottomarini convenzionali.
Il 22 ottobre 2025, infatti, si è svolta le cerimonia di varo del sottomarino sudcoreano JANG YEONG-SIL (in foto), primo esemplare del BATCH II del programma KSS-III, caratterizzato da 4 VLS aggiuntivi per missili balistici/cruise.
L’evento si è svolto nel cantiere di Geoje di Hanwha Ocean, ed è stato curato dalla Marina Sudcoreana e dall’ente nazionale responsabile del procurement militare, la Defense Acquisition Program Administration (DAPA). Il BATCH II si differenzia dal BATCH I (classe DOSAN AHN CHANG-HO) - a cui appartengono i 3 sottomarini DOSAN AHN CHANG-HO, AHN MU e SHIN CHAE-HO - per le maggiori dimensioni e capacità complessive, grazie all’introduzione di nuovi sensori e sistemi.
Il programma costruttivo per il BATCH II è stato avviato con la firma del contratto, avvenuta nel 2021, a cui sono seguiti il taglio della prima lamiera sempre nel 2021 e l’impostazione del JANG YEONG-SIL nel 2023. Tenendo conto della strategia di acquisizione perseguita dalla Marina Sudcoreana, i battelli di ciascun BATCH formano una classe a sé, ognuna comprendente 3 esemplari.
Il JANG YEONG-SIL ha un dislocamento di 3.600 t in superficie e di circa 4.200 t in immersione, mentre la lunghezza è di circa 89 m, e la larghezza di 9,6 m; la propulsione è assicurata da un motore elettrico di nuova concezione di potenza non nota, alimentato da un sistema di batterie al litio Samsung SDI. All’alimentazione dell’architettura elettrica di bordo contribuiscono anche 4 moduli di celle combustibili a membrane elettrolitiche PH1 da 150 KW ciascuno. Sui battelli del BATCH II sono state adottate anche soluzioni particolari per ridurre il rumore indotto dai macchinari, compreso un impianto propulsivo di emergenza, probabilmente un motore elettrico ausiliario calettabile sulla linea d’asse.
Così come altri impianti e apparati, il sistema di gestione operativa del nuovo sottomarino è di concezione sudcoreana e gestisce anche il lancio di missili dai 10 tubi di lancio verticali K-VLS di produzione nazionale (4 in più rispetto a quelli presenti sul BATCH I/classe DOSAN AHN CHANG-HO) per l’impiego di missili balistici HYUNMOO-4-4 equipaggiati con una testata di circa 1 t e in grado di raggiungere obiettivi fino a 800 km di distanza e/o di missili da crociera C-STAR, nonché i futuri CHONRYONG. L’armamento del JANG YEONG-SIL comprende anche 6 tubi da 533 mm per il lancio di siluri pesanti LIG Nex1 TIGER SHARK, missili antinave UGM-84 HARPOON e missili land-attack HAESEONG-III; i tubi possono essere impiegati anche per la posa di mine.
La costruzione dei battelli della classe JANG YEONG-SIL evidenzia 2 aspetti peculiari. Il primo riguarda le crescenti capacità dell’industria della Difesa sudcoreana in tema di sistemi d'arma, sensori subacquei, guerra elettronica e gestione operativa, e ciò grazie anche a cooperazioni con aziende europee. A questa crescente autonomia strategica dell’industria militare nazionale, si affiancano le capacità di deterrenza strategica, al momento convenzionale, conferite dai missili balistici lanciabili dai più moderni sottomarini sudcoreani: a conferma di ciò, nel 2021 il DOSAN AHN CHANG-HO (BATCH I) ha lanciato con successo un missile HYUNMOO 4-4. Da parte sua, dopo il varo, il JANG YEONG-SIL sarà impegnato in una campagna di test e valutazioni, propedeutici alla sua entrata in servizio prevista alla fine del 2027, a cui seguirà la procedura per raggiungere la completa capacità operativa.
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