RIVISTA ITALIANA DIFESA
Leonardo come “leader tecnologico” per una difesa europea più integrata e autonoma 21/10/2025 | Redazione

Di recente la stampa internazionale – da testate come CNN, Financial Times, Le Monde e New York Times, solo per citarne alcune – ha riservato grande attenzione nei confronti di Leonardo e, più in generale, del comparto italiano della Difesa (come testimoniano anche le recenti interviste rilasciate dal Direttore di RID alla stampa internazionale). Un’attenzione che non si esaurisce nel riconoscimento della singola realtà aziendale, ma che può essere letta come il segnale di un fenomeno più ampio: la progressiva ridefinizione del ruolo dell’industria nazionale della Difesa all’interno del quadro strategico europeo, in un momento in cui la sicurezza del Continente torna a rappresentare una priorità politica, economica e industriale.

Negli ultimi mesi, in particolare, l’attenzione della stampa estera verso Leonardo, generato dal lavoro della comunicazione dell’azienda guidata da Stefano Amoroso, si è tradotto in una serie di reportage che ne hanno riconosciuto la leadership industriale e tecnologica. Il New York Times ha pubblicato lo scorso aprile un ampio servizio sullo stabilimento di Torino, evidenziandone le capacità produttive nel settore aeronautico e le soluzioni avanzate in ambito sensoristica e sistemi integrati. L’articolo ha sottolineato come il crescente impegno dell’industria europea della Difesa verso una maggiore autonomia e resilienza rappresenti una risposta diretta alle richieste degli Stati Uniti e all’evoluzione del quadro geostrategico globale. Negli USA la visibilità del gruppo è cresciuta sensibilmente, con l’interesse di network televisivi come la CNN, che ha visitato gli impianti produttivi di La Spezia per un’inchiesta sulle capacità difensive del Continente, mettendo in risalto il ruolo di Leonardo nello sviluppo, produzione e integrazione di tecnologie e soluzioni navali e terrestri.

Tale interesse mediatico nasce dalla presentazione, nel marzo 2024, del Piano Industriale 2024-2028 e da un messaggio chiave rilanciato dall’AD dell’azienda, Roberto Cingolani: “la pace deve essere difesa”. Un’affermazione che ha segnato un cambio di passo nel linguaggio con cui la Difesa viene raccontata – e speriamo, un giorno, anche percepita – in Italia, anche se a “livello aziendale”. Tradizionalmente, infatti, il nostro Paese ha mantenuto un rapporto ambivalente con il tema della sicurezza e con l’uso della forza militare, spesso considerato un argomento scomodo sul piano politico e culturale (ne abbiamo parlato in questo Quaderno di RID Analytics (#001) e in questa Diretta). Eppure, il nuovo clima internazionale – dalla Guerra in Ucraina al mutato atteggiamento degli Stati Uniti nei confronti del Vecchio Continente in materia di Difesa e Sicurezza – ha reso evidente che la Difesa non è un “optional”, ma una componente essenziale della sovranità e della stabilità del nostro Paese e dell’Europa.

In questo quadro, le nuove partnership e iniziative industriali promosse da Leonardo delineano una traiettoria di sviluppo che lascia intravedere un processo di maturazione del sistema industriale e politico italiano nel settore della Difesa. La Joint Venture con Rheinmetall nel campo dei sistemi terrestri e la collaborazione con la turca Baykar nel comparto unmanned non rappresentano semplici operazioni di mercato, ma tasselli di un più ampio percorso di integrazione industriale europea, volto a rafforzare l’autonomia tecnologica e strategica del Continente.

L’obiettivo di una Difesa europea più autonoma e integrata passa attraverso la capacità degli Stati membri di mettere a sistema le proprie competenze industriali e tecnologiche, riducendo le sovrapposizioni e favorendo una maggiore interoperabilità produttiva. In questa prospettiva, l’Italia dispone di un patrimonio industriale di assoluto rilievo, fondato su una filiera aerospaziale e della Difesa tra le più complete e avanzate del Continente. Con oltre 230.000 addetti complessivi tra occupazione diretta e indiretta e un fatturato di circa 17 miliardi di euro, l’Aerospazio e Difesa italiano rappresenta non solo un pilastro dell’economia nazionale, ma anche un asset strategico per l’autonomia tecnologica europea, capace di contribuire in modo determinante allo sviluppo di capacità comuni nel quadro della cooperazione continentale (ne abbiamo parlato in questo Quaderno di RID Analytics).

In questo scenario, la visione di un’Europa più capace di difendersi da sola non è più un esercizio accademico o un auspicio politico, ma una necessità imposta dall’attuale contesto geostrategico. Gli equilibri globali si stanno ridefinendo in chiave multipolare, la competizione tecnologica si è intensificata e la sicurezza – tanto fisica quanto cibernetica – è ormai divenuta la nuova frontiera della sovranità. In tale quadro, le capacità industriali e tecnologiche costituiscono oggi un elemento di potere, al pari della diplomazia o dello strumento militare, e rappresentano la condizione imprescindibile per garantire all’Europa e all’Italia un ruolo autonomo e credibile nel sistema internazionale.

L’attenzione suscitata dalle recenti attività di Leonardo presso la stampa internazionale, in sostanza, riflette la crescente attenzione verso il settore della Difesa italiano, oggi sempre più riconosciuto come modello di eccellenza industriale e tecnologica. Un segnale che si inserisce in una tendenza più ampia: quella di un comparto in consolidamento, capace di contribuire in modo concreto alla costruzione di una Difesa europea più integrata, autonoma e avanzata.

Foto: l’elicottero da esplorazione e scorta AW-249 FENICE prodotto da Leonardo nella sua prima partecipazione a un'esercitazione operativa (STELLA ALPINA 2024)

(I Quaderni di RID Analytics sono consultabili gratuitamente in formato elettronico alla sezione X-Trà di RID Magazine)

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