RIVISTA ITALIANA DIFESA
Probabilmente operativo il nuovo UCAV stealth cinese GJ-11 16/10/2025 | Andrea Mottola

Immagini satellitari recentemente pubblicate da Planet Lab confermano che la Cina ha schierato almeno 3 dei suoi nuovi droni da combattimento GJ-11 presso l’aeroporto tibetano di Shigatse, nei pressi del confine indiano.

I velivoli sono stati rilevati presso la suddetta struttura tra il 6 agosto e il 5 settembre scorsi, probabilmente durante una sessione di test operativi. Si tratta di velivoli appartenenti alla classe UCAV pesante con un peso al decollo di circa 10 t, una velocità massima di 1.050 km/h e un'autonomia di quasi 1.200 km. Caratterizzati da design stealth tuttala, possono essere armati con diversi tipi di missili aria-aria e aria-superficie, alloggiati nelle 2 baie armi e sono progettati per missioni di attacco al suolo in profondità, ISR e guerra elettronica, con secondarie capacità aria-aria. La loro presenza a Shigatse suggerisce che il GJ-11, dopo circa un decennio di sviluppo, sia prossimo alla piena prontezza al combattimento e a rafforzare la componente aerea cinese nella regione dell'Himalaya, in cui sono già presenti caccia J-20 e UAV da ricognizione WZ-7 e CH-5.

Nonostante la sua posizione remota, infatti, Shigatse occupa una posizione strategica lungo il fianco sud-occidentale della Cina. Si trova a circa 145 km a nordest del confine con lo Stato indiano del Sikkim, una delle numerose aree di confine tra i 2 Paesi che, più volte, sono stati protagonisti di violenti scontri tra le rispettive forze terrestri. Negli ultimi 5 anni, Pechino ha lavorato costantemente per espandere la propria capacità di proiettare potere aereo dalle varie basi situate nelle Regioni autonome del Tibet e dello Xinjiang, tra cui appunto Shigatse. La pista principale dell’aeroporto è una delle più lunghe al mondo (circa 5 km), mentre un'ulteriore pista ausiliaria di 3 km, con 7 grandi piazzole di sosta per aerei, è stata completata nel 2017. Successivamente è stata costruita anche un’area di parcheggio per aerei militari all'estremità orientale della base, area in corso di ampliamento da circa un anno con la costruzione di almeno 5 hangar e altre infrastrutture di supporto.

In linea con la citata importanza strategica della base, Shigatse ha una presenza significativa e attiva dell’Aeronautica Cinese. Per quanto riguarda gli aerei con equipaggio, nell’aeroporto è presente costantemente una componente di caccia FLANKER e/o J-10, nonché aerei da allerta precoce e controllo ed elicotteri. La struttura, inoltre, rappresenta da anni un hub per i droni, con diverse tipologie di piattaforme ospitate ininterrottamente, tra cui l’UAV da ricognizione ad alta quota WZ-7 SOARING DRAGON utilizzati per raccogliere informazioni lungo il confine con l'India, di cui Shigatse è stata la prima base operativa conosciuta.

Tenuto conto dell’importanza strategica della base, il rischieramento dei GJ-11 a Shigatse potrebbe indurre a pensare che siano stati inviati lì per qualche tipo di test operativo. In precedenza, infatti, gli SHARP SWORD erano stati avvistati principalmente in note basi dedicate a test, valutazioni e addestramento, come quella di Malan, nello Xinjiang. Volare da Shigatse offre un'opportunità concreta per esplorare e perfezionare tattiche, tecniche e procedure per l'impiego operativo dei droni, nonché per valutare la capacità di ospitarli e supportarli in strutture esistenti. La base, peraltro, è situata a un'altitudine di quasi 3.800 m, elemento che offre la possibilità di eseguire test in scenari geografici caratterizzati da condizioni meteo ed atmosferiche particolari. La presenza di più GJ-11 consentirebbe anche di dimostrare la loro capacità di operare in modo cooperativo, anche accanto ai velivoli convenzionali come il J-20, magari nella variante biposto con l’operatore posizionato nel sedile posteriore nel ruolo di controllore/gestore del gregario, o il J-16.

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