
L’Aviazione dell’Esercito è una componente particolarmente toccata dall’iniziativa di modernizzazione di strutture ed equipaggiamenti dell’US Army (Army Transformation Initiative). Come già annunciato in precedenza, la componente elicotteri d’attacco e ricognizione subisce un duro colpo per “far spazio” a nuovi droni e nuovi approcci, con la prossima disattivazione di ben 11 Squadroni di Cavalleria dell’Aria equipaggiati, per la maggior parte, con i “vecchi” AH-64D APACHE.
Il loro successore, l’AH-64E, non vedrà ulteriori acquisti (dopo gli ultimi 31 ordinati con il budget 2025), ma non vedrà nemmeno riduzioni al suo numero, che in termini di esemplari attivi è arrivato a 408. Quel che la documentazione della Budget Request per il 2026 rivela, tuttavia, è l’intento di trasferire ai reparti dell’Army National Guard quasi la metà degli APACHE. Se secondo il FY 2025 l’Active Component schiera infatti 408 AH-64E, quel numero si riduce bruscamente a 240 nel FY 2026.
Il passaggio dei riservisti sulla nuova, più moderna macchina non è peraltro – né ovviamente potrebbe esserlo – istantaneo, per cui il numero di APACHE attivi nell’ANG, secondo i documenti, non sale immediatamente nel FY 2026. Dobbiamo alle parole di un portavoce dell’Esercito la notizia che le macchine saranno solo “passate di mano”, non ritirate. Le tempistiche per il completo passaggio di consegna non sono, al momento, chiare.
Per quanto riguarda gli AH-64D “legacy”, il loro numero nell’Active Component (regolari) cala bruscamente da 120 ad un singolo, residuale battaglione di 24 macchine, presumibilmente con completamento della dismissione nel 2027.
Cresce invece il numero di CH-47 CHINOOK nella componente regolare. Da 2025 a 2026 il loro numero aumenta da 156 a 172. Dodici di quelle macchine aggiuntive vanno alla Combat Aviation Brigade della 25a Divisione Fanteria, che sta venendo ristrutturata in “CAB Light +” e andrà quindi a guadagnare anche un ulteriore battaglione con 24 UH-60 BLACKHAWK e altri 3 HH-60.
La flotta BLACKHAWK, come quella APACHE, è in un momento di transizione, accelerato dalle ultime decisioni in fatto di modernizzazione. Vanno praticamente a sparire gli UH-60L, che passano da 162 a residuali 4, riduzione in buona parte compensata però dall’aumento degli UH-60 serie M, che con le nuove consegne passeranno da 338 a 393, e da quello degli UH-60V, che aumentano da 10 a 53. Calano leggermente, da 171 a 158, gli HH-60M (versione con equipaggiamento MEDEVAC integrato). La flotta ANG di UH-60L va anch’essa riducendosi (da 375 a 312) mentre aumentano gli M (da 355 a 365) e gli HH-60M (da 140 a 150). Invariati i CHINOOK a quota 156.
A proposito di UH-60L, ieri, nel corso del salone AUSA, Sikorsky ha presentato una novità: l’S-70 UAS U-HAWK, elicottero unmanned multimissione ricavato da un UH-60L BLACK HAWK. Il prototipo, sviluppato in soli 10 mesi, ha visto la sostituzione del cockpit con 2 porte “a conchiglia” e una rampa azionate elettricamente, oltre all’adozione di un sistema di controllo del volo fly-by-wire di terza generazione integrato con il core di intelligenza artificiale per l’autonomia MATRIX e sistemi di comunicazione LOS e BLOS. La piattaforma offre un 25% di spazio in più per il carico rispetto al BLACK HAWK tradizionale, consentendo il trasporto di un pod HIMARS da 6 razzi, 2 Naval Strike Missile o un UGV come l’HDT HUNTER WOLF 6x6. Può inoltre impiegare sciami di droni per missioni di ricognizione o attacco, con un solo operatore in grado di controllare più velivoli. Il primo volo è previsto per il 2026.
Per ciò che concerne gli Squadroni MEDEVAC, invece, essi saranno ristrutturati passando da 15 a 12 elicotteri ciascuno.
Infine, non ci sono riduzioni relative ai 15 MQ-1 GRAY EAGLE, ma nemmeno ci saranno ulteriori acquisiti. Il budget 2026 include fondi per la rimotorizzazione dei GRAY EAGLE esistenti e stanziamenti per il programma di droni “Launched Effects” che si prevede saranno essenziali nel futuro dell’Aviazione dell’Esercito. Sotto la voce “Launched Effects” sono stati inclusi (retroattivamente) anche l’acquisizione di missile SPIKE NLOS come Long Range Precision Munition per l’APACHE e il programma per le loitering munition Low Altitude Stalking and Strike Ordnance (LASSO) per le brigate di fanteria.
Ricordiamo inoltre che le 2 Expeditionary Aviation Brigade dell’Army Reserve vengono entrambe sciolte interamente, e che il comparto Aviazione dell’Esercito va a perdere 6.500 membri del personale.
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