RIVISTA ITALIANA DIFESA
Aggiornamento sul caso PUSHPA: i Francesi arrestano gli ufficiali di bordo 02/10/2025 | Marco Giulio Barone

A seguito delle operazioni di ieri, le Forze Speciali francesi, probabilmente i Commandos Marine (in foto), hanno abbordato la petroliera PUSHPA e hanno arrestato il Comandante e il suo secondo, posti in custodia cautelare dalla Procura di Brest. A bordo, alcuni investigatori continuano a esaminare la nave alla ricerca di prove di gravi violazioni marittime.

Le riprese video trasmesse dai media francesi mostrano diversi militari che pattugliano il ponte della petroliera, con personale armato posizionato sul ponte di comando e su tutta la nave lunga 244 m. L'operazione ha coinvolto elicotteri di supporto e RHIB, seguendo i protocolli standard della Marina Francese per l'interdizione marittima ad alto rischio.

Il procuratore di Brest ha confermato che gli arresti sono dovuti alla “mancata giustificazione della nazionalità della nave” da parte dell'equipaggio e al “rifiuto di collaborare” con le autorità marittime francesi. L'indagine si è estesa oltre le violazioni documentali, con il Presidente Macron che ha confermato “reati molto gravi” che giustificano il procedimento giudiziario in corso. Il personale militare francese rimane a bordo della nave al momento, e sta effettuando un'analisi forense dettagliata dei sistemi della petroliera, delle apparecchiature di comunicazione e delle aree del ponte. Gli investigatori stanno cercando in particolare prove di binari di lancio rimovibili per droni, segni di fissaggio insoliti e apparecchiature a radiofrequenza non conformi alle operazioni standard delle petroliere.

Lo ricordiamo, il fermo della PUSHPA rappresenta il primo abbordaggio forzato di una nave della Ghost Fleet russa da parte si un paese NATO, segnando una significativa escalation dal monitoraggio passivo delle attività russe all’intervento diretto. Il potenziale collegamento della nave con le incursioni di droni in Danimarca ha trasformato questo caso da un’indagine sulle sanzioni a una questione di guerra ibrida con implicazioni più ampie per la sicurezza europea.

Il Cremlino ha negato di essere a conoscenza della nave, con il portavoce Dmitry Peskov che ha dichiarato che la Russia era “all'oscuro” della nave, ma ha sottolineato che “le Forze Armate russe hanno occasionalmente bisogno di intervenire per ristabilire l'ordine quando nazioni straniere intraprendono (quelle che lui ha definito) ‘azioni provocatorie’”. Pur non essendo una minaccia diretta, questa risposta conferma l'importanza dell'aggressiva azione di contrasto della Francia, che sembra aver toccato un nerbo scoperto di Mosca.

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