RIVISTA ITALIANA DIFESA
Le operazioni di volo della nuova portaerei cinese FUJIAN 02/10/2025 | Andrea Mottola

I canali ufficiali della Marina Cinese (PLAN) hanno pubblicato una serie di filmati che confermano l'inizio delle operazioni di volo sulla portaerei convenzionale FUJIAN nel corso della sua nona uscita in mare, parte della campagna di prove, partita nel maggio 2024, propedeutica all’immissione in servizio.

Video e immagini, alcune delle quali relative ad uscite precedenti, mostrano per la prima volta le operazioni CATOBAR dell’unità, con lanci tramite catapulte e recupero tramite i 4 cavi d’arresto, di 3 tipologie di aerei: il KJ-600 AEW&C e i 2 caccia J-15T e il J-35.

Il materiale punta chiaramente ad evidenziare il nuovo ruolo della Marina cinese e la sua trasformazione in una reale Forza Navale d'alto mare.

Le operazioni di volo a bordo della FUJIAN non sono di per sé una sorpresa, considerando altre immagini e video pubblicate dalla PLAN ad inizio '25. Ciononostante, diversi aspetti meritano di essere approfonditi. Tutti i lanci osservabili sembrano avvenire dalla catapulta di prua di sinistra. Non è chiaro se questo sia solo una coincidenza del montaggio delle riprese o evidenzi una ragione tecnica, come i diversi stati di operatività delle 3 catapulte elettromagnetiche e di altre apparecchiature ad esse collegate.

Altro elemento che va evidenziato è che il deflettore per proteggere dagli scarichi del motore relativo alla catapulta centrale sembra interferire con l'area di atterraggio, il che potrebbe limitare la capacità della nave di effettuare atterraggi e lanci simultanei.

La portaerei imbarca non meno di 3 velivoli KJ-600 AEW&C, elemento che andrebbe a sottolineare i progressi nell’impiego di piattaforme di allerta precoce imbarcati, una delle capacità chiave che distingue la FUJIAN dalle altre 2 portaerei cinesi LIAONING e SHANDONG, entrambe prive di catapulte e quindi non in grado di operare velivoli AEW&C ad ala fissa fondamentali per estendere le capacità di rilevamento, difesa e battle management della flotta.

Il filmato fornisce anche una panoramica sulle operazioni complessive a bordo della FUJIAN. Evidente la scelta della PLAN di seguire i concetti operativi consolidati della US Navy, in particolare la codifica “a colori” del personale operante sul ponte di volo: giallo per addetti alla catapulta e direttori di volo, blu per il personale dedicato alla movimentazione generale degli aeromobili (e anche al rifornimento nel caso cinese, laddove quelli americani hanno gilet viola) e bianco per gli addetti alla sicurezza e il controllo. “Copiata” anche la struttura della componente imbarcata, costituita da un caccia stealth di ultima generazione J-35 (“corrispettivo” dell’F-35C), da un velivolo multiruolo J-15T (F/A-18E/F), da una piattaforma dedicata ai compiti EW quale il J-15DT (non visibile nel suddetto materiale, e paragonabile all’EA-18G) e, infine, da un aereo AEW&C KJ-600 (equivalente di un E-2C/D HAWKEYE), in attesa dello sviluppo di una variante del KJ-600 per le operazioni di trasporto e collegamento (leggi C-2 GREYHOUND).

Detto questo, l’elemento certamente più sorprendente è l’impiego di (almeno) una catapulta elettromagnetica per il lancio dei propri velivoli, che certifica l’ingresso della PLAN, prima Marina non occidentale, nel club delle portaerei convenzionali accanto a Stati Uniti e Francia. Anzi, nello specifico, la FUJIAN consente alla Cina di entrare in un club ancora più ristretto e costituito solo dagli USA finora, se si parla di catapulte ad azionamento elettromagnetico e non a vapore.

Le EMALS, oltre ad essere meno ingombranti, garantiscono una maggior precisione nel controllo della velocità finale di lancio, con profili di accelerazione personalizzabili in base al velivolo e al suo carico, caratteristica che riduce sensibilmente lo stress sulle cellule e sui dispositivi di arresto. Certo, la loro gestione elettrica rappresenta una sfida non indifferente nel caso di cicli di lancio e recupero ad elevata frequenza e di alto numero di sortite, soprattutto nei caldi tropicali.

Ad ogni modo, dal punto di vista operativo per la Cina ciò significa niente più limiti o compromessi sul carico utile imposti dagli ski-jump. Pechino ora ha la possibilità di lanciare i propri caccia a pieno carico (con più carburante ed armamento), fornendo alla PLAN una portata e una flessibilità mai avute prima, seppur limitate dalla propulsione basata su turbine a vapore e generatori diesel dell’unità. Altro aspetto da sottolineare, l’impiego dei caccia stealth J-35 nella variante navalizzata dalla FUJIAN, che contraddistingue l’unità cinese dalla controparte americana, rappresentata dalla portaerei FORD. Nonostante una certificazione ufficializzata, infatti, quest’ultima ancora non ha eseguito lanci di F-35C dalle proprie catapulte elettromagnetiche. Il motivo deriva dal fatto che il Congresso aveva imposto restrizioni di bilancio a causa dei ripetuti ritardi e sforamenti dei costi durante la costruzione e l'impiego della FORD. Ciò ha portato alla decisione di posticipare, fino al 2027, l’impiego degli F-35C sulla FORD il che vuol dire che per i prossimi 18 mesi gli squadroni di F-35C della USN e degli USMC opereranno unicamente dalle portaerei classe NIMITZ.

Va ricordato, tuttavia, che anche una volta entrata in servizio con la Marina cinese, probabilmente alla fine dell’anno o all’inizio del 26, la FUJIAN dovrà dedicare almeno altri 2 anni ad ulteriori prove in mare, attività di qualifiche dell’unità, di velivoli, personale ed operazioni di volo, per raggiungere la capacità operativa iniziale.

Allo stesso tempo, non si può fare a meno di notare che, nel giro di appena 20 anni, la PLAN è passata dalla ristrutturazione di un'ex portaerei sovietica di tipo STOBAR, alla gestione di 3 portaerei, 2 delle quali costruite in Cina con una di queste – la FUJIAN, appunto - tra le più grandi e, almeno per alcuni aspetti, più moderne al mondo. Risultato di uno sviluppo e di una modernizzazione metodici e persistenti, che la Marina Cinese continua a sostenere ad un ritmo incessante.

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