RIVISTA ITALIANA DIFESA
Fondo Internazionale per l’Ucraina: raggiunti i 2 miliardi di sterline 24/09/2025 | Igor Markic

Il Fondo Internazionale per l’Ucraina (International Fund for Ukraine, IFU) ha raggiunto una pietra miliare significativa, superando i 2 miliardi di sterline (pari a 2,4 miliardi euro) di supporto militare per le Forze Armate ucraine.

L’annuncio è stato fatto l’8 settembre dal Segretario alla Difesa britannico John Healey MP durante la 30ª riunione del Gruppo di Contatto per la Difesa dell’Ucraina (noto anche come “formato Ramstein”), composto da 50 nazioni, presso il Ministero della Difesa a Londra. L’evento ha visto la partecipazione del Segretario Generale della NATO Mark Rutte, del Ministro della Difesa ucraino Denys Shmyhal e del Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius.

Questo meccanismo di finanziamento, amministrato dal Ministero della Difesa britannico, riceve contributi da 14 nazioni: Regno Unito, Australia, Canada, Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Islanda, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Nuova Zelanda, Portogallo e Svezia. Il Regno Unito ne detiene la quota maggioritaria con oltre 500 milioni di sterline. Ogni Paese versa i propri contributi nel fondo comune, che viene poi utilizzato per acquistare direttamente dal mercato internazionale o ordinare attraverso procedure d’urgenza (Urgent Bidding Rounds, UBR) equipaggiamento compatibile con le esigenze operative ucraine.

Grazie all’IFU, a partire da giugno 2023, sono stati finora già forniti all’Ucraina:

 - oltre 1.000 munizioni per sistemi di difesa aerea, tra i quali missili MARTLET LMM di THALES o le mitragliere contro drone (C-UAV) CORTEX TYPHON e TERRAHAWK PALADIN;

 - oltre 600 UAV, sia da ricognizione che d’attacco;

 - sistemi di guerra elettronica;

 - radar di difesa aerea;

 - imbarcazioni tattiche per impiego costiero e fluviale;

 - munizionamento e/o componentistica e pezzi di rispetto per artiglieria o sistemi quali GEPARD, IRIS-T, NASAMS e HAWK.

Per finanziare i propri contributi all'IFU, il Regno Unito si avvale inoltre dell'innovativo meccanismo di prestito Extraordinary Revenue Acceleration (ERA) guidato dal G7, che utilizza i proventi dei beni russi congelati. Questo strumento fornisce a Londra risorse finanziarie che possono essere destinate a sostenere le forniture a Kiev, inclusi appunto gli acquisti di equipaggiamento gestiti tramite l’IFU.

L’IFU, in ogni caso, opera in coordinamento con altri formati di aiuto all’Ucraina, inclusa la famosa iniziativa ceca per il munizionamento d’artiglieria (900 milioni di euro per 800.000 proiettili) e il programma UE “Drone Alliance” (6 miliardi di euro per la produzione ucraina di UAV).

Il successo dell’IFU dimostra come la cooperazione multinazionale possa accelerare significativamente la fornitura di equipaggiamenti militari critici, con processi di approvvigionamento rapidi allineati alle priorità operative ucraine. Con ulteriori consegne programmate nei prossimi mesi e l’espansione della produzione industriale congiunta, il fondo rappresenta un modello per il supporto militare internazionale coordinato.

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