
Nella notte oltre una dozzina di droni russi hanno violato lo spazio aereo polacco. L’Aeronautica Polacca, con l’aiuto degli alleati NATO, ha risposto con l’abbattimento dei droni. Si tratta di un episodio molto grave, senza precedenti, che segna una pericolosa e inedita escalation. Il tutto è avvenuto nel contesto di un massiccio attacco con droni e missili russi contro obiettivi nell’Ucraina occidentale: secondo l’Aeronautica di Kiev sono stati lanciati 415 droni tra SHAHED (circa 250) e GERBERA/droni esca, oltre a una quarantina di missili da crociera Kh-101 e KALIBR. Una parte dei droni, tra 8 e 14, sono penetrati nello spazio aereo polacco dall’Oblast ucraino di Lutsk: almeno un gruppo di UAV è entrato in Polonia nella zona di confine tra gli Oblast ucraini di Lutsk e Leopoli, mentre un altro gruppo dal confine tra Lutsk e la Bielorussia (un paio di UAV sarebbero entrati, infine, proprio dalla Bielorussia). I droni in questione, parte del raid russo che ha colpito Leopoli, Lutsk, Zhytomyr e Ivano-Frankivsk, sono stati lanciati dagli Oblast russi di Kursk e Bryansk. Dato il numero di UAV che hanno sconfinato in territorio polacco, sembra trattarsi di un’operazione intenzionale, volta a testare il dispositivo di difesa aerea polacco e alleato, e i tempi e procedure di reazione, e forse anche a rispondere all’uso dello spazio aereo dei Baltici che gli Ucraini farebbero per colpire con i droni obiettivi in Russia. Resta al momento da capire se si trattasse di droni dotati di testata (GERAN) o di droni esca.
Dopo che i primi UAV russi sono entrati in Polonia, le autorità di Varsavia hanno emesso un NOTAM e chiuso temporaneamente 4 aeroporti: Varsavia, Lublino, Rzeszów e Modlin. Almeno un paio di droni sarebbero stati abbattuti a est di Zamosc (a una quarantina di chilometri dal confine ucraino), mentre un drone ha colpito una casa a Wyryki (circa 20 km dal confine con Ucraina e Bielorussia). Un drone è inoltre stato rinvenuto nei pressi di Mniszków, a 250 km dal confine ucraino, e dalle immagini sembra trattarsi di un drone esca GERBERA, che potrebbe però essere anche equipaggiato con una piccola testata (5 kg). Segnaliamo inoltre come, a luglio di quest’anno, il giornalista polacco Marek Budzisz abbia riportato un fatto interessante: su alcuni droni russi abbattuti in Ucraina erano presenti 2 moduli dotati di SIM per la guida degli stessi e la trasmissione di dati (caratteristica già riportata più volte su RID), con una delle 2 SIM che era in alcuni casi di provenienza polacca, mentre in altri di origine Lituana. Questo suggerisce che probabilmente la Russia pianificava da tempo l’operazione di questa notte, e che i droni che hanno penetrato lo spazio aereo polacco potrebbero essere dotati di SIM polacche per garantire il funzionamento anche in Polonia.
Nelle operazioni di difesa aerea, oltre ai caccia e a un Saab 340 AEW&C (in pattugliamento tra Lublino e Rzeszów) dell’Aeronautica Polacca, sono stati coinvolti anche F-35 e un aerocisterna A-330 MRTT (decollata da Eindhoven) dell’Aeronautica Olandese, come confermato dalle Autorità polacche. L’Olanda è infatti impegnata dal 1° settembre 2025 nell’Operazione di enhanced Air Policing della NATO in Polonia. In aggiunta, come visibile anche sui principali siti di monitoraggio del traffico aereo, il tanker olandese, in volo tra Cracovia e Rzeszów, avrebbe rifornito un F-35 USAF, ma potrebbe trattarsi di un errore e il velivolo in questione è più probabilmente dell’Aeronautica Olandese.
Oltre al contingente olandese, dovrebbe essere schierato in Polonia anche un contingente dell’Aeronautica Norvegese, nell’ambito dell'iniziativa NATO volta a potenziare la Integrated Air and Missile Defence (IAMD) dell’Alleanza, come anticipato da RID a luglio. In aggiunta, sempre come visibile sui siti di monitoraggio del traffico aereo, era presente nei cieli polacchi anche un G-550 CAEW dell’Aeronautica Italiana, decollato dalla base aerea di Amari (Estonia), dove è schierato dal 1° agosto 2025 con la Task Force Air – 32nd Wing (F-35A dell’AM) e una batteria SAMP-T dell’EI nell’ambito della missione NATO Baltic Air Policing.
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