RIVISTA ITALIANA DIFESA
ASGARD: la soluzione del British Army per il Recce-Strike 25/08/2025 | Gabriele Molinelli

Il MoD britannico ha per la prima volta rilasciato qualche informazione in più sullo stato del Progetto ASGARD, ovvero un'iniziativa composta da diversi sotto-progetti, da sviluppare a spirale nel corso degli anni, per far si che le truppe, anche ai livelli tattici più bassi, possano scovare bersagli più in fretta, su distanze più grandi, immediatamente colpendoli con effettori propri o contattati tramite il network.

Al suo lancio ufficiale, nel 2024, ASGARD è stato descritto con un piano strutturato su 3 pilastri: C4I e network, per assicurare la scoperta dei bersagli e la rapida condivisione dei dati a tutti i livelli; “Innovazione Digitale”, grazie all’uso di strumenti di supporto decisionale che usano Intelligenza Artificiale e Machine Learning per accelerare drasticamente il processo di targeting e l’allocazione delle sorgenti di fuoco; e, infine, il vasto capitolo “Effettori”, con focus soprattutto su droni da attacco, riutilizzabili o One Way. L’obiettivo dichiarato è accelerare in modo drastico il ciclo Sense-Decide-Effect.

Nei mesi scorsi, nell’ambito delle esercitazioni NATO in est Europa, e soprattutto durante la HEDGEHOG 2025 in Estonia, elementi della 4a Brigata hanno condotto varie prove sul campo sia con l’equipaggiamento ASGARD acquisito finora sia con vari sistemi candidati alla selezione nelle prossime fasi.

Sono stati ad esempio impiegati i nuovi droni One Way Strike DART 250 della britannica Modini, acquisiti nei mesi scorsi, che hanno consentito al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito di affermare che il battaglione britannico in Estonia è il primo elemento Forward Land Force della NATO ad avere una capacità recce-strike su raggio di 250 km.

Altri droni sono stati testati, in particolare l’HX-2 di Helsing, forte candidato per il programma Medium Range Precision Strike per una munizione circuitante portatile dal soldato che abbia capacità anche anticarro con adeguata testata perforante.

Sono stati sperimentati anche vari sistemi software per il comando e controllo, dal SitaWare già in servizio e ormai affermato come uno standard in ambito NATO, a soluzioni proposte da Anduril (LATTICE), Helsing e altri.

Al più basso livello tattico, la fanteria ha ricevuto un nuovo livello di situational awareness e di capacità di targeting grazie ad un nuovo Dismounted Data System destinato al livello Compagnia e ai singoli Plotoni. Il DDS si è sviluppato a partire dai lavori già in corso per il progetto Dismounted Situational Awareness, appoggiandosi quindi al sistema TAK e allo “smartphone” indurito usato come personal device per raccolta e condivisione di informazione.

Oltre 850 Data-radio di TrellisWare (dovrebbe trattarsi del modello TW-950), fornite da BlackTRee (il distributore in Gran Bretagna) sono state rapidamente acquisite insieme alla forma d’onda definita dal software TMS. Una nuova applicazione compatibile con il sistema TAK è stata sviluppata dalla compagnia britannica Rowden: impiega meccanismi di machine learning e accelera l’acquisizione e la condivisione dei dati sui bersagli.

ASGARD ha portato a schierare una serie di altri sistemi, più o meno appariscenti, per migliorare altri elementi del ciclo Sense-Decide-Effect: sono stati acquisiti ad esempio almeno 120 riflettori “scudo” DARK SKY da applicare alle antenne UHF del sistema radio BOWMAN per proteggerle dal jamming e migliorare la portata direzionale. Sono stati inoltre acquisiti sistemi SCYTALE, delle “gateway boxes” che consentono di collegare, mantenendo i segnali criptati, il sistema radio-data BOWMAN militare ad un’ampia gamma di Bearer d’opportunità, da infrastruttura 4 o 5G a sistemi satcom vari.

Svariati progetti, piccoli e grandi, si susseguiranno nei prossimi mesi: in ottobre dovrebbero essere selezionati dei nuovi “Digital Decision Accelerators” impieganti IA e/o Machine learning per accelerare la gestione del flusso dati e richieste di fuoco di supporto nei posti comando.

Un altro tender è stato aperto per richiedere all’industria soluzioni containerizzate per lo stoccaggio sicuro di batterie al litio sul campo di battaglia, destinate a vari droni ed effettori.

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