RIVISTA ITALIANA DIFESA
Nuovo esperimento di ricarica VLS in mare per l’US Navy 13/08/2025 | Gabriele Molinelli

L’US Navy ha completato un altro esperimento di ricarica “in mare” di celle di lancio verticali per missili (VLS) con uno dei suoi DDG. Le virgolette sono dovute al fatto che, a differenza dello storico UNREP missilistico (Underway Replenishment) condotto con l’incrociatore USS CHOSIN (CG-65) rifornito dalla USNS WASHINGTON CHAMBERS (T-AKE-11), in questo esperimento le navi erano sì al largo, ma ferme all’ancora e in ottime condizioni meteo.

A luglio l’unità logistica USNS GOPHER STATE (TACS-4), una “nave-gru” da trasporto della Riserva, è stata impiegata per trasferire canister/lanciatori Mk-41 a bordo del caccia USS FARRAGUT (DDG-99, in foto), ancorato al suo fianco. L’evoluzione è stata parte dell’esercitazione LARGE SCALE GLOBAL EXERCISE 2025.

L’US Navy sta lavorando a diverse opzioni per consentire il rifornimento VLS alle sue navi lontano dalle infrastrutture portuali, che sono comode ma vulnerabili e ben note a qualunque avversario. Le opzioni spaziano, appunto, da soluzioni per rifornimento al largo ma “statico” e con l’utilizzo di unità particolari (come la TACS-4), fino al vero rifornimento in mare aperto con navi in movimento (UNREP, all’americana, o RAS, Replenishment At Sea, alla britannica).

Il FARRAGUT ha ricaricato celle sia del suo silo di prua che di quello a poppa, ricevendo i canister grazie alle gru della GOPHER STATE. Il silo di prua è stato ricaricato in modo “portuale”, con la gru che ha manovrato il canister direttamente dentro la cella, ma questo è possibile solo in adeguate condizioni meteo-marine, in baia o in porto, dove non ci sono forze esterne tali da imprimere oscillazioni al canister durante il delicato allineamento.

Molto più significativo il rifornimento del silo di poppa, reso possibile da un “carro” su rotaie capace di muoversi con precisione e stabilità direttamente al di sopra del silo, allineando i canister con le celle e mantenendoli stabili.

Questo “carro ponte” è stato “alimentato” con un frame metallico contenente 2 canister affiancati. Il frame è stato passato via gru al FARRAGUT che ha poi usato il suo sistema di bordo per allineare la clip con le celle. Questo sistema, che, per quanto non identico, riprende la stessa idea dello “Speed Loader” proposto pubblicamente da Leidos alla convention Surface Navy Association 2025, consente di ricaricare 2 celle alla volta. La struttura metallica favorisce il trasferimento della coppia di canister da nave a nave e, una volta “afferrato” dal carro ponte ancorato al ponte del cacciatorpediniere, la struttura mantiene i canister fermi e allineati alle celle. Questa combinazione, in altre parole, funzionerebbe anche in condizioni meteo-marine meno favorevoli e, potenzialmente, anche per l’UNREP, a patto che entrambe le navi siano attrezzate per gestire gli ingombri e il peso del frame durante il passaggio lungo i cavi.


Condividi su:  
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE