
Nel mese di luglio e nei primi giorni di agosto, Kiev ha intensificato gli attacchi a lungo raggio contro infrastrutture strategiche e logistiche chiave per la campagna militare russa, sia nei territori occupati che in alcune regioni del territorio della Federazione Russa, tra cui Belgorod, Kursk, Rostov, Saratov, Cheboksary, Penza, Lipetsk, Volgograd, Krasnodar, Stavropol, Nizhny Novgorod e Mosca.
I target maggiormente colpiti sono stati siti industriali, depositi di carburante e raffinerie, e infrastrutture ferroviarie.
Per quanto riguarda gli obiettivi di carattere industriale, le Forze ucraine hanno bersagliato principalmente industrie chimiche e del comprato della difesa in territorio russo. In particolare, nel corso del mese sono stati attaccati l’impianto chimico di Belgorod, l’industria chimica Krasnozavodsky a Sergiev Posad, e il complesso chimico Azot a Nevinnomyssk. Per quanto concerne l’industria della difesa, il 5 luglio è stato colpito il laboratorio dell’industria VNIIR-Progress a Cheboksary, produttore di antenne CRPA (Controlled Reception Pattern Antenna) KOMETA usate su missili e droni GERAN-2. L’11 luglio sono stati colpiti l’industria di aviazione Voronin a Lukhovitsy, che si occupa della produzione e manutenzione dei MiG (tra cui MiG-29K/KUB e MiG-29M/M2), e la zona adiacente all’Instrument Design Bureau di Tula, specializzato in sistemi missilistici per la difesa aerea. Il 15 luglio, un attacco ha interessato l’industria Energiya a Yelets, inserita nella produzione di sistemi di guida missilistica. Il 26 luglio è stata colpita l’industria Signal a Stavropol, specializzata in equipaggiamenti per caccia, sistemi di difesa aerea e guerra elettronica. Infine, il 31 luglio, almeno 11 droni LIUTYI (o simili), hanno colpito il complesso industriale Radiozavod a Penza, attivo nella produzione di sistemi di comando e controllo per la difesa aerea e artiglieria. Il 23 luglio, un drone ha attaccato un edificio della compagnia di telecomunicazioni Rostelecom a Rostov, e, il 2 agosto, un attacco ha colpito l’impianto Elektropribol a Penza, che fornisce equipaggiamenti alle Forze Armate russe, tra cui sistemi di comunicazione e tecnologie radar.
Numerosi strike hanno preso di mira anche depositi di carburante e infrastrutture energetiche. Il 19 luglio è stato attaccato un deposito a Tetkino (Kursk), mentre il 24 luglio sono state colpite le infrastrutture di Lukoil, a Sochi, e Rosneft a Adler (Krasnodar); il 27 luglio è stata la volta di un impianto petrolifero a Volgograd. Il 10 luglio è stata invece attaccata una centrale termoelettrica a Penza. Nella notte tra l’1 e il 2 agosto, gli Ucraini sono tornati a colpire le raffinerie dopo una pausa di qualche mese (ultimi attacchi a marzo ‘25); a Ryazan, è stata colpita una delle 4 più grandi raffinerie di petrolio del Paese, che contribuisce a circa il 5% della capacità totale di raffinazione di petrolio della Russia. Un attacco simile ha interessato anche l’importante raffineria di Novokuibyshevsk (in foto), che avrebbe al momento sospeso parte delle attività. Il 3 agosto, invece, sono stati danneggiati 2 serbatoi di carburante destinati al rifornimento dell’aeroporto di Sochi, mentre un ulteriore serbatoio è stato colpito a Kstovo (Nihzny Novgorod).
A partire dalla seconda metà del mese di luglio, si sono intensificati gli attacchi contro le infrastrutture ferroviarie, specialmente a Rostov, regione chiave per il supporto logistico russo verso i fronti orientale e meridionale. Il 21 luglio, 2 centri logistici sono stati colpiti vicino alle stazioni di Kamenolomni e Likhaya, provocando l’interruzione del traffico su una linea strategica diretta verso i territori occupati. Il 23 luglio, un hub ferroviario è stato attaccato a Novocherkassk. Il 28 luglio, un drone ha colpito un deposito di carburante e una stazione ferroviaria a Salsk, nodo logistico essenziale per i rifornimenti diretti alla Crimea. Lo stesso giorno è stata colpita anche la sottostazione elettrica ferroviaria Dvoynaya a Orlovskii, localizzata lungo la linea Volgograd-1 – Salsk. Gli attacchi contro la ferrovia nella regione di Rostov continuano anche durante la prima settimana di agosto. Il 2 agosto è stata attaccata una sottostazione elettrica lungo la linea Likaya-Zamchalovo e nella notte tra il 4 e il 5 agosto, è stata colpita la stazione di Tatsinskaya.
Diversi attacchi sono stati rivolti, invece, contro la regione di Volgograd. Il 27 luglio è stata colpita una sottostazione elettrica presso la stazione dell’omonima città, lungo la linea Volgograd-Kotelnikovo, particolarmente rilevante data la presenza di diversi siti industriali militari lungo la tratta. Inoltre, Kotelnikovo è sede della 213ª base aerea di addestramento, dove, il 31 luglio, sono state segnalate delle esplosioni. Successivamente, nella notte tra il 3 e il 4 agosto, è stata colpita anche la stazione ferroviaria di Archeda, attacco che ha provocato interruzioni al servizio e una parziale perdita di elettricità lungo la linea ferroviaria.
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