RIVISTA ITALIANA DIFESA
Nuova testata cluster per il missile da crociera russo Kh-101? 06/08/2025 | Francesco Bossi

Nella notte tra l'11 e il 12 luglio scorso, l'Aeronautica Russa ha lanciato un imponente attacco utilizzando circa 597 droni (tra decoy GERBERA e GERAN-2) e 26 missili da crociera. Numerosi obiettivi sono stati colpiti nelle città di Kharkiv, Sumy, Leopoli, Lutsk e Chernivtsi, quest'ultima situata al confine con la Romania. Proprio in questa città è stato registrato il probabile utilizzo di un missile da crociera Kh-101 equipaggiato con testata cluster.

L’uso di munizionamento a grappolo da parte russa (con altri sistemi d'arma) è documentato sin dalle fasi iniziali della guerra in Ucraina. Tuttavia, il possibile impiego di una versione del missile da crociera Kh-101 dotata di testata cluster segna un salto qualitativo importante, in quanto introduce questa tipologia di munizionamento su un sistema a lungo raggio. Considerando che la città di Chernivtsi si torva a oltre 600 km dai territori occupati dai Russi e oltre a 900 km dalla Federazione Russa – ed è quindi irraggiungibile da missili balistici come gli ISKANDER-M (dotati di testata cluster), che hanno una gittata di 500 km – il candidato più plausibile è proprio il Kh-101. Attualmente, infatti, è l’unico missile da crociera russo (noto) a disporre di una variante con testata a submunizioni. Con una gittata compresa tra i 3.000 e i 4.000 km, il Kh-101 è stato progettato per colpire obiettivi in profondità partendo dallo spazio aereo russo.

I primi indizi sull’esistenza di una versione cluster del Kh-101 risalgono all’estate del 2023, mentre le prime prove concrete del suo impiego operativo sono emerse nel giugno 2024, quando immagini fotografiche mostravano i resti di una submunizione – compatibile con una testata a grappolo – accanto ai rottami del missile. Le testate cluster sono adatte a colpire bersagli distribuiti su un'ampia zona di impatto, come basi aeree, depositi di munizioni non fortificati, concentramenti di truppe o sistemi antiaerei. Quanto alle piattaforme di lancio, il missile può essere impiegato sia dai bombardieri strategici Tu-160 (fino a 12 Kh-101 su lanciatori rotanti interni), sia dai Tu-95MS (fino a 8 Kh-101 montati esternamente).

Un'evoluzione interessante riguarda la presunta configurazione a doppia testata, apparentemente sviluppata ad hoc grazie alle esperienze del conflitto in Ucraina. Già nel marzo 2023 sarebbe stata impiegata una versione del Kh-101 dotata di 2 cariche esplosive – una convenzionale e una a frammentazione – con un peso complessivo di circa 800 kg, a fronte dei 450 kg della testata standard. In tale configurazione, parte del serbatoio di carburante verrebbe sacrificato per ospitare la seconda carica, riducendo la gittata complessiva. Tuttavia, data la portata originaria del missile, tale compromesso non rappresenterebbe un limite significativo per colpire in profondità obiettivi in territorio ucraino. La carica a frammentazione aumenterebbe la letalità della testata contro personale nemico e bersagli scarsamente protetti, oltre a estendere l’area d'impatto del missile. È plausibile che anche la testata cluster del Kh-101 utilizzi una configurazione duale, combinando una testata a submunizioni con una a frammentazione.

Nel complesso, il Kh-101 rappresenta oggi il principale missile russo per strike in profondità, capace di trasportare testate pesanti e configurabili contro obiettivi di alto valore strategico. Considerando la crescente intensità degli attacchi missilistici russi, è plausibile che in futuro si assista a un impiego più frequente di questo tipo di testate contro infrastrutture critiche o bersagli militari ucraini.

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