
Luglio si conferma, in maniera non troppo inaspettata, il mese con il maggior numero di droni lanciati dalle forze russe dall’inizio della Guerra.
I dati confermano il trend di crescita di impiego di droni GERAN-2 iniziato a partire dal 2025. Come già osservato su RID 8/25, solamente nei primi 6 mesi dell’anno sono stati lanciati oltre 22.500 droni esca e kamikaze, e giugno si era affermato come il mese di “fuoco”, con il numero record di 5.438 droni, adesso superato dal mese corrente.
Secondo i dati riportati dall’Aeronautica Ucraina, infatti, a luglio sono stati lanciati 6.242 droni, tra GERAN-2 e droni esca.
Di questi, 5.549 sono stati intercettati dalle difese aeree ucraine (tasso di intercetto dell’89%), facendo scendere il numero di strike effettivi a 693. Si tratta di numeri impressionanti se si pensa che a luglio 2024 i droni che hanno attaccato l’Ucraina erano 426. Inoltre, sono stati anche lanciati un totale di 172 missili, impiegati in diversi attacchi combinati, tra cui 15 KINZHAL, 41 ISKANDER-M/KN-23; 105 tra Kh-101 e ISKANDER-K, 4 KALIBR e 7 X-59/69.
È interessante notare come, dopo un’interruzione da novembre 2024 a maggio 2025, la Russia abbia ricominciato ad utilizzare missili KINZHAL durante gli attacchi, impiegandone 31 solo tra giugno e luglio, un numero mai registrato in precedenza in un arco temporale così ristretto.
L'articolo completo, con tutti i dettagli sul crescente impiego di droni e missili KINZHAL (e delle relative capacità produttive russe) e sugli obiettivi colpiti a luglio, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 27/25 (ultimo numero prima della pausa estiva), in uscita lunedì 4 agosto.
Seguiteci sui nostri canali Telegram, Facebook, X e YouTube.