
Mentre i Russi continuano la loro campagna di massicci attacchi con missili e droni (a luglio siamo già oltre i 2.500 UAV lanciati) contro obiettivi in tutta l’Ucraina, le forze di Kiev si concentrano sul colpire la logistica russa e le difese aeree nei territori occupati e l’industria della Difesa sul territorio della Federazione Russa.
Nel corso del mese di giugno e durante la prima settimana di luglio, infatti, gli Ucraini hanno intensificato gli attacchi, principalmente con l’impiego di droni a lungo raggio, contro le regioni occupate di Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia e la Crimea. Parallelamente, prosegue pure la campagna di bombardamento contro il territorio russo, con obiettivi colpiti in diverse regioni, tra cui Bryansk, Chuvashia, Krasnodar, Kursk, Lipetsk, Mosca, Nizhnij Novgorod, Rostov, Samara, Saratov, Tambov, Tatarstan e Voronezh.
Nelle zone occupate, gli attacchi sono stati rivolti principalmente contro sistemi di difesa aerea, depositi di armi e munizioni, e infrastrutture militari e logistiche.
Il 30 giugno una massiccio attacco ucraino si è verificato a Donetsk, con almeno 8 esplosioni registrate in città. In Crimea sono invece stati colpiti diversi sistemi di difesa aerea russi (con droni UJ-26 BEAVER) e almeno 2 basi aeree. Le forze di Kiev si sono concentrate pure sul colpire la logistica russa nelle regioni ucraine occupate.
Per quanto riguarda invece gli attacchi in territorio russo, il focus degli attacchi sono stati basi aeree (almeno 5 colpite) e siti legati all’industria della difesa russa, in particolare alla produzione di droni.
L’articolo completo, con tutti i dettagli sugli attacchi ucraini e gli obiettivi colpiti, è pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 24/25, in uscita oggi.
(In foto: Un sistema di difesa aerea PANTSIR-S1 poco prima di essere colpito da un drone UJ-26 BEAVER.)
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