
Si è conclusa la scorsa settimana, presso la base aerea turca di Konya, l’Esercitazione aeronautica ANATOLIAN EAGLE, dedicata alla difesa aerea e alla cooperazione tra sistemi pilotati e non pilotati (MUM-T, Manned-Unmanned Teaming), alla quale RID ha avuto l'opportunità di partecipare. L’Esercitazione si svolge su base annuale, e vede la partecipazioni di diversi Paesi.
Konya è uno dei 4 centri di addestramento tattico al mondo con capacità ACMI, Air Combat Maneuvering Instrumentation (tracciare, registrare e analizzare in tempo reale le manovre effettuate dai velivoli durante missioni simulate) ed è l'unico rimasto in Europa dopo la chiusura di quello di Decimomannu; altri 2 centri si trovano negli USA e uno in Pakistan (il cui uso, a giudicare dai risultati recenti, è stato molto proficuo per la Forza Aerea pakistana). La posizione geografica della base, una vasta zona poco antropizzata, consente di beneficiare di un’area operativa che si estende per circa 300 x 400 km, coprendo il lago salato di Tuz Golu e la regione circostante.
La ANATOLIAN EAGLE 2025 ha visto la partecipazione attiva di velivoli delle Forze Aeree di: Azerbaigian, Ungheria, Giordania, Qatar, Arabia Saudita, Stati Uniti, NATO AWACS e, ovviamente, Turchia, con Malesia, Oman, Singapore ed Emirati Arabi Uniti in qualità di osservatori. All'Esercitazione hanno partecipato 35 aerei “internazionali” e 40 turchi, con oltre 1.000 militari provenienti dalle varie nazioni partecipanti. Nel complesso, sono state effettuate 415 sortite, per un totale di 786 ore di volo.
Le lezioni apprese dai conflitti in Ucraina e in Medioriente hanno rappresentato il cuore dell’Esercitazione, con particolare attenzione alla neutralizzazione delle minacce a bassa segnatura radar – in primis missili da crociera e UAV. L’attività si è concentrata sul rilevamento precoce, l’identificazione e l’ingaggio di tali minacce nel contesto di missioni congiunte che hanno visto l’integrazione di piattaforme aeree e terrestri, inclusi gli AWACS E-3 SENTRY della NATO e gli E-7 WEDGETAIL turchi.
Per simulare missili da crociera a bassa RCS (Radar Cross Section) sono stati impiegati i bersagli teleguidati turchi stealth SIMSEK e SUPER SIMSEK della Turkish Aerospace Industries (TAI), lanciabili dagli UAV ANKA 3 (uno dei quali nel corso dell’Esercitazione è stato costretto ad un atterraggio di emergenza, definito “controllato” dai Turchi) e capaci di velocità fino a March 0,8. Inoltre, sono state condotte missioni SEAD, Suppression of Enemy Air Defenses (erano presenti all’Esercitazione F-16 turchi con missili antiradar AGM-88 HARM) contro un avversario “Red” dotato di sistemi di difesa nell'area del poligono di Konya, attività che hanno messo alla prova le capacità non solo dei piloti, ma anche dei pianificatori di missione, del personale C2 e delle squadre di supporto a terra.
Un elemento caratterizzante dell’ANATOLIAN EAGLE è stato il ruolo dell'industria della difesa turca, enfatizzato ripetutamente nel corso del briefing fatto dal responsabile dell’Esercitazione ai media internazionali convenuti a Konya. Nel corso delle attività addestrative si è infatti fatto ampio uso di UAV AKINCI di Baykar Technologies e ANKA-S e ANKA-3 di TAI, dei citati SIMSEK e SUPER SIMSEK, dei sistemi di guerra elettronica KARASOJ, dei sistemi di disturbo GPS, del software di analisi delle missioni STORM, e dei sistemi di tracciamento delle missioni C2SE ACMI. A questi si deve aggiungere il pod ACMI della SDT, Space & Defence Technologies, ordinato in 60 esemplari dalla Turchia e oramai in produzione di serie, e adottato almeno anche dalla Giordania e dal Pakistan (sebbene il Pakistan abbia annunciato recentemente lo sviluppo di un proprio sistema). Il pod della SDT, che nel corso dell’Esercitazione si è visto montato su F-16 turchi e giordani, è capace di simulare sistemi d’arma aria-aria e aria-terra, con notifica di hit/miss in tempo reale grazie al datalink ad alta velocità. Ha un raggio d’azione di 100 miglia nautiche in modalità aria-aria e 200 in quella aria-terra.
In conclusione, la ANATOLIAN EAGLE è stata un’ulteriore dimostrazione della volontà turca di autonomia tecnologica nel campo della difesa, in particolare in un ambito dominato dai monopolisti americani.
Un E-7T WEDGETAIL dell'Aeronautica Turca.
Due 2 Su-25 dell'Aeronautica dell Azerbaijan in volo.
Un Eurofighter TYPHOON dell'Aeronuatica del Qatar in fase di decollo.
Un F-16 della Royal Jordanian Air Force.
F-15 della Royal Saudi Air Force alla ANATOLIAN EAGLE.
(Il Servizio fotografico è a cura dell'Autore)
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