
La casa automobilistica Renault sta sviluppando un’iniziativa che ritentiamo di rimarchevole importanza nel panorama industriale europeo: la produzione di sistemi aerei senza pilota direttamente sul territorio ucraino.
Il programma è stato annunciato pubblicamente il 6 giugno 2025, quando il Ministro francese della Difesa, Sébastien Lecornu, lo ha descritto nel corso di una trasmissione televisiva facendo riferimento al coinvolgimento di una “grande azienda automobilistica francese”, senza specificarne il nome. L’identificazione di Renault come partner industriale è arrivata successivamente attraverso France Info, sebbene l’azienda, di per sé, abbia poi fornito soltanto una conferma parziale, precisando come il processo decisionale sia ancora in corso e molto ancora dipenda da ulteriori chiarimenti governativi.
Del resto, la partecipazione statale del 15% in Renault conferisce di suo al programma una dimensione strategica nazionale, mentre l’implementazione dovrebbe richiedere la collaborazione con un’azienda francese del settore difesa (c’è da scommetterci come anch’essa risulterà probabilmente a partecipazione statale), la cui identità ancora non è stata resa nota, né siamo stati in grado di rinvenirne indiscrezioni di qualsivoglia natura (anche, se al Paris Air Show, MBDA ha annunciato lo sviluppo di un One Way Effector proprio in partnership con un’azienda automobilistica… NdR)
I droni prodotti, tuttavia, saranno destinati principalmente alle Forze Armate ucraine, ma anche l’Esercito Francese ne beneficerà, visto che potrà adottare droni sviluppati secondo esigenze provenienti da un campo di battaglia reale, e prevedibilmente a costi contenuti, considerata la struttura salariale della manodopera ucraina.
La partnership in questione presenta rimarchevoli peculiarità, perché, di solito, iniziative di questo tipo vengono attuate nel quadro di un Paese dotato di maggiore capacità tecnologiche e produttive che va ad aiutarne un altro in un’ottica di capacity building, trasferimento di tecnologie e know how, ecc. Qui, in qualche modo, avviene l’esatto contrario, visto che parliamo di un’Ucraina che punta a produrre oltre 4,5 milioni di droni entro la fine del 2025, dopo averne realizzati circa 1,5 milioni nel 2024, “aiutata” da una Francia che al momento opera con soli 3.000 dispositivi di questo tipo. Sebbene i dettagli specifici sui tipi di droni da produrre non siano stati rivelati, si prevede che siano inclusi sia sistemi FPV (First Person View) sia droni di più lungo raggio simili a quelli già utilizzati dalle Forze Armate ucraine. L’obiettivo ambizioso dell'Ucraina di superare i 4,5 milioni di droni prodotti entro il 2025 potrebbe peraltro essere significativamente supportato da questa partnership industriale.
L'articolo completo, con tutti i dettagli, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 22/25, in uscita oggi.
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