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General Atomics presenta il PELE, un drone aerolanciato semi-autonomo 26/06/2025 | Gabriele Molinelli

General Atomics Aeronautical Systems (GA-ASI) ha presentato la sua ultima proposta in fatto di droni scegliendo un acronimo (Precision Exportable Launched Effect) che compone il nome PELE, che appartiene ad una Dea della tradizione Hawaiana che si crede controlli le potenti forze naturali del Pacifico.

Considerato il focus dichiarato sull’Indopacifico per gli Stati Uniti, la scelta non sembra casuale, nonostante si ponga allo stesso tempo un forte accento sull’esportabilità del nuovo drone verso Paesi alleati.

Il PELE è spinto da una piccola elica spingente azionata da un motore da 16 cavalli, pesa circa 113,4 kg (250 libbre), di cui 22,7 kg di payload, e promette di volare per fino a 7 ore a velocità comprese fra i 60 e i 100 nodi (110/185 km/h), coprendo fino a 500 miglia nautiche (926 km). Sul range c’è in realtà una discrepanza tra quanto riportato nel comunicato e quanto indicato invece nel video promozionale, dove il “maximum range” è di 800 miglia nautiche (1.400 km).

Il suo design è improntato alla bassa rilevabilità radar, nei limiti imposti dalla formula propulsiva, soprattutto visto che l’elica non è “intubata”. Il drone è descritto come “attrition-tolerant”, ma di fatto sembra essere del tutto usa e getta visto che non appare prevista alcuna forma di recupero a fine missione.

L'articolo completo, con tutti i dettagli, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 22/25, in uscita venerdì 27 giugno.

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