RIVISTA ITALIANA DIFESA
Una prima analisi dell’attacco israeliano all'Iran 13/06/2025 | TOMMASO MASSA

L’attacco israeliano di questa notte è stato preceduto da una serie di operazioni SEAD/DEAD condotte dal Mossad e da forze speciali all’interno del territorio iraniano (con loitering e/o missili SPIKE), in coordinazione con attacchi aerei dell’IAF, per disabilitare i principali siti e sistemi di difesa aerea nell’ovest del Paese (radar e sistemi SAM SA-69, SA-68, SA-71 e SA-63 secondo l’IAF) e per mettere fuori uso alcuni missili balistici pronti al lancio.

A quel punto, oltre 200 caccia tra F-35I ADIR, F-15I, F-15A/C (equipaggiati con il Pod ECM ELL-8222), F-16I e F-16C hanno lanciato oltre 330 munizioni (JDAM, tra cui GBU-31(V)1 da 2000 libbre, alcune sembra equipaggiate con testata BLU-109 Bunker Buster; GBU-39/B Small Diameter Bomb; e sembrerebbe anche missili aerobalistici) in 4/5 diverse ondate contro un centinaio di obiettivi tra programma nucleare, basi militari e siti missilistici, e uccisioni mirate di personale militare e scienziati nucleari. È probabile che nell’attacco sia stato impiegato anche il drone “segreto” RA-01 armato missili circuitanti DELILAH o mini-cruise WIND DEMON.

Al momento possiamo confermare almeno 6 strike contro il sito di arricchimento di Natanz, dove è stata colpita l’area sotterranea che ospita le centrifughe (2 vasti locali sotterranei di 23.000 m2 e 32.000 m2, situati tra 8 e 23 m sotto terra), e la parte della sottostazione elettrica dove sono collocati i trasformatori; l’impianto di Arak non è chiaro se sia stato bersagliato, mentre i siti di Isfahan, Fordow e Bushehr non sono stati attaccati.

Per quanto riguarda gli obiettivi militari, sono stati registrati strike contro una base missilistica nei pressi di Kermanshan (4 strike), contro una base a Tabriz ( e altri obiettivi nelle vicinanze), una a Ilam, e una nei pressi di Piranshahr (con esplosioni secondarie). Nella capitale Tehran si sono registrati almeno una decina di attacchi contro 8 diversi obiettivi (quasi tutti nella parte orientale della città), principalmente uccisioni mirate di personale dell’IRGC e di scienziati del programma nucleare.

Al momento sono confermate le uccisioni del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Bagheri, del Capo di Stato Maggiore dell’IRGC, Gen. Salami (Khamenei ha appuntato il Gen. Pakpour al suo posto), del Capo di Khatam al-Anbia (società attiva nel settore edile e oil&gas sotto il controllo IRGC), Gholam Ali Rashid, e il Consigliere di Khamenei e membro del Consiglio per il Discernimento, Ali Shamkhani. In aggiunta, secondo il Ministro della Difesa israeliano Katz, gran parte dei vertici dell’IRGC Air Force, tra cui il Capo di Stato Maggiore, Gen. Amir Ali Hajizadeh, il Comandante della forza UAV e quello della Difesa Aerea, sono stati colpiti mentre si trovavano in riunione in un bunker/centro comando sotterraneo. Sono inoltre stati uccisi almeno 5 scienziati legati al programma nucleare: Fereydoon Abbasi, Mohammad Mehdi Tehranchi, Ahmad Reza Zolfaghari, Amir Hoseein Feqhi e Abdluhamid Minoucher.

La risposta iraniana per ora ha visto il lancio di 100/150 droni SHAHED-136 verso Israele, tutti intercettati dalle Aeronautiche Israeliana, Giordana (che ha parlato anche di missili), e Americana (ricordiamo che sulla base giordana di Salti sono schierati F-15E USAF con 6 pod per missili APKWS II), mentre la Royal Air Force non sembra sia stata coinvolta nelle operazioni. I droni sono stati abbattuti negli spazi aerei giordano, iracheno e siriano, dove un KC-707 riforniva F-16 dell’IAF, e sembrerebbe anche in quello saudita.

Infine, notizia dell’ultima ora, una nuova ondata di attacchi è stata condotta poco fa contro la base di Tabriz (dove si sono registrate esplosioni secondarie), quella di Kermanshan, e quella di Shiraz. Esplosioni anche nei pressi di Khorramabad, dove si trova un’altra base missilistica, e ad Hamadan, dove è situato una base dell'IRIAF.

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