
Nei prossimi anni verranno scritti libri su libri. Il tema: la guerra segreta condotta dal Mossad contro l’Iran in questi anni; guerra che questa notte ha raggiunto il suo apice.
Sì, perché stanotte il Mossad ne ha combinata un’altra delle sue. Dettagli non ce ne sono, ovviamente, ma stanno già uscendo tutta una serie di indiscrezioni, sulla base delle quali possiamo fare una prima congettura.
Una premessa. Il Mossad ha in Iran un radicamento importante, confermato dalle decine di uccisioni, sabotaggi, ecc., condotti in tutti questi anni nel cuore del Paese; non ultima l’uccisione del Capo di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran lo scorso anno. Il servizio segreto israeliano in Iran, del resto, può contare su un esercito di dissidenti e oppositori, personale di alto rango del regime facilmente corruttibile, ecc. Appoggi che significano una rilevante mole di quella che in gergo si chiama “actionable intelligence”, ma anche logistica, coperture, via di fuga e, dunque, libertà di azione, e che spiegano quello che è accaduto stanotte.
Le squadre del Mossad, e presumibilmente anche team di forze speciali infiltratisi da tempo (dal Kurdistan iracheno, piuttosto che dall’Azerbaijan), sono entrate in azione poco prima del lancio degli attacchi muovendosi poi in perfetta sincronia con questi. Probabilmente qualche team ha impiegato loitering munitions, qualcuno ha invece guidato e preso il controllo di droni e missili provenienti da chissà dove, mentre, da qualche sito “austero”, partivano attivati in remoto droni suicidi.
In questo modo sono stati colpiti siti radar e della difesa antiaerea, e batterie missilistiche terra-terra (foto sotto). Poi c’è chi, più tradizionalmente, ha assassinato esponenti del regime… Insomma, stiamo parlando di una delle più grandiose operazioni d’intelligence mai condotte nella storia. E potrebbe essere solo l'inizio.
(foto di apertura: Il risultato di diverse uccisioni mirate in edifici a Teheran)
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