
Stanotte Israele ha lanciato un vasto attacco preventivo contro obiettivi legati al programma nucleare e alla leadership politico-militare dell’Iran. L'Operazione è stata denominata LEONE CHE SORGE: una missione non solo "convenzionale", ma che sembra essere, al momento, condotta anche da infiltrati dell'Intelligence Israeliana nel territorio iraniano attraverso azioni chirurgiche e "sottosoglia" di diverso livello e intensità.
Al momento le prime notizie parlano di almeno 4 ondate contro il sito di arricchimento di Natanz (confermate almeno 4 epslosioni), il sito che ospita il reattore ad acqua pesante di Arak (ancora nessuna conferma), il sito di conversione dell’uranio di Isfahan (ancora nessuna conferma), la base “sperimentale” di Parchin, le residenze del personale legato al programma nucleare ed al vertice militare del paese, ed altri obiettivi in tutto il Paese.
Per quanto riguarda i vertici militari, le TV iraniane hanno confermato - per il momento - l'eliminazione del Capo dei Pasdaran, il Generale Salami, del Capo di Stato Maggiore delle Difesa, il Generale Bagheri, e altri alti ufficiali, tra cui il Generale Gholamali Rashid, così come alcuni scienziati nucleari. Dall'altro lato, al momento si parla dell'eliminazione di almeno 10 scienziati appartenenti al programma nucleare (Abdolhamid Minouchehr, Ahmadreza Zolfaghari, Seyed Amir Hossein, Feghhi Matlabizadeh, Mohammad Mahdi Tehranchi, Fereydoon Abbasi).
Fonti israeliane parlano di oltre 300 strike aerei che, secondo l'ultima dichiarazione delle IDF, sarebbero stati condotti con 200 caccia dell'IAF, numero che, se fosse confermato, renderebbe questo attacco il più massiccio mai effettuato da Israele sul territorio iraniano negli ultimi 40 anni (al momento, sappiamo che dovrebbero essere stati impiegati F-35I ADIR, F-15D, F-16I e F-16C; seguiranno aggiornamenti).
Dense colonne di fumo si levano da Teheran. Colpite anche le basi aeree e missilistiche di Mehrabad, Kermanshah, Tabriz e l’aeroporto Imam Khomeini, e altri basi. Israele sta, dunque, cercando di colpire pure le basi missilistiche da dove in particolare è attesa la reazione iraniana. Nell’azione è coinvolta l’Aviazione, ma anche team del Mossad e delle Forze Speciali, che starebbero operando dentro l’Iran per condurre una serie di sabotaggi e assassinii mirati. Da anni, i servizi segreti israeliani possono del resto contare in tutto l'Iran di vasti appogi e ramificazioni, facendo leva sui gruppi separatisti e di dissidenza. La difesa contraerei iraniana sembra al momento in balia della Guerra Elettronica e delle operazioni CEMA (Cyber Electro Magnetic Activities) israeliane, anche se la gran parte degli attacchi pare sia condotta da missili da crociera ed aereo-balistici lanciati dai caccia israeliani fuori dallo spazio aereo iraniano. Secondo gli ultimissimi aggiornamenti ufficiali, l'Iran avrebbe, per il momento, lanciato circa 200 SHAHED 136 verso il territorio israeliano; i sistemi starebbero già venendo - almeno in parte - intercettati dall'Aviazione Israeliana nello spazio aereo giordano, mentre caccia statunitensi e inglesi gli starebbero intercettando nello spazio aereo dell'Iraq.
Nethanyau ha parlato di operazione che durerà settimane, ovvero tutto il tempo necessario a rimuovere la minaccia. L’Iran era ormai vicinissimo all’atomica ed era stato accusato di avere materiale fissile sufficiente per produrre fino a 10 ordigni. Ieri, con una risoluzione, l’AIEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica) aveva accusato Teheran di non rispettare i suoi obblighi sul nucleare. Gli Americani sono stati informati dell'attacco ma, almeno ufficialmente, non vi stanno partecipando. A breve nuovi aggiornamenti.
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