
Si è svolta oggi, presso l’aeroporto militare di Galatina (Lecce), sede del 61° Stormo, la cerimonia di “passaggio di consegne” tra il T-339A e il T-345A come nuovo velivolo da addestramento basico/basico-avanzato (sillabi addestrativi II e III) dell’Aeronautica Militare.
All’evento erano presenti il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, Gen. Antonio Conserva, e il Comandante della 3ª Regione Aerea, Gen. Silvano Frigerio, oltre a piloti, ufficiali tecnici e manutentori militari e civili che hanno volato ed operato sul T-339 “Alpha” in quasi 45 anni di attività sulla base salentina.
Un evento dal forte valore simbolico - il T-339A entrò in servizio infatti nell’ottobre del 1981 proprio a Lecce Galatina presso l’allora Scuola Volo Basico Iniziale Aviogetti – che rappresenta un altro importante passaggio di crescita per il settore dell'addestramento al volo militare, un’eccellenza italiana da anni riconosciuta ed apprezzata a livello internazionale, ulteriormente consolidatasi negli ultimi tempi con l’ingresso in servizio del T-346 e dell’annessa struttura di simulazione sintetica offerta dalla GBTS.
La cerimonia a terra, aperta dal discorso di benvenuto del Comandante del 61° Stormo, Col. Gianfranco Liccardo, è stata preceduta dal suggestivo “passaggio di consegne” in volo, durante il quale un velivolo T-339A, leader di una formazione mista insieme a 3 velivoli T-345 (era presente anche un T-339CD in accompagnamento e supporto video), si è separato dal gruppo puntando verso l’alto a simboleggiare la fine della sua missione ed il passaggio di testimone con il nuovo velivolo. Durante la cerimonia il Gen, Frigerio, ha donato al Comandante del 61° Stormo, una cloche di T-339A montata su pietra bianca leccese. Poco prima, un emozionante video messaggio di racconto del Gen. Franco Bonazzi, pilota che effettuò il volo del primo prototipo sulla base di Galatina il 12 agosto 1976.
Sull’area di parcheggio antistante le palazzine del 60° Stormo, del 213° e del 214° Gruppo, è stata organizzata una mostra statica di velivoli, tra cui altri 3 T-345 dei 6 attualmente presenti presso la base leccese, altrettanti T-339A/CD in livrea commemorativa/speciale, un T-346, un S-208M, UN sf-260 ed un vecchio MB-326, nonché una galleria fotografica che raccontava i quasi 45 anni di attività dl 339A, con oltre 400.000 ore di volo dedicate alla formazione di migliaia di piloti militari italiani e stranieri.
Del “Macchino”, come amichevolmente soprannominato da istruttori ed allievi, ha parlato il Gen. Conserva evidenziando come, “il T-339A ha formato tante generazioni di piloti facendo la storia dell’addestramento e dell’Aeronautica Militare”, aggiungendo come la sua uscita dal servizio porti con sé “tristezza, seppur parzialmente addolcita dal proseguimento della sua missione di addestratore come T-339CD, e del suo ruolo ancora fondamentale nell’ambito della Pattuglia Acrobatica Nazionale delle Frecce Tricolori”.
Dal punto di vista capacitivo, rispetto al T-339, il T-345 offre prestazioni superiori a fronte di un abbattimento dei costi operativi; un velivolo turbogetto che offre prestazioni superiori a quelle di un jet, con costi operativi equiparabili a quelli di un turbopropulsore di fascia alta. Elementi ricordati dallo stesso CSMA. “Siamo lieti di salutare l’arrivo del T-345, il migliore addestratore basico e basico-avanzato da qui ai prossimi 40 anni, velivolo dai costi molto contenuti contraddistinto dalla capacità di addestrare i nostri allievi in un ambiente completamente digitale preparandoli, sin dalle prime fasi, ai futuri caccia di 4ª, 5ª e 6ª generazione. Un salto qualitativo ulteriore - reso possibile dalla sinergia tra AM, Leonardo e Direzione Nazionale Armamenti - che ci pone quali leader indiscussi nel settore dell’addestramento al pilotaggio in Italia, in Europa e nel mondo”. Per quanto concerne il cronoprogramma, nelle scorse settimane si è conclusa la formazione della prima classe di 5 istruttori dei T-345 – che si aggiungeranno ai 4 già formati a Venegono da Leonardo – mentre i primi di luglio arriveranno i primi frequentatori italiani e stranieri (dovrebbero essere 6, 4 italiani e 2 stranieri).
Presente anche Stefano Bortoli, Managing Director della Divisione Aeronautica di Leonardo, che ha dichiarato: “l'M-345 nasce dalla consolidata esperienza di Leonardo nel settore degli addestratori militari, frutto del successo di velivoli come il SIAI-Marchetti SF-260, l'Aermacchi MB-326 e l'Aermacchi MB-339. Quest'ultimo, in particolare è da 45 anni in servizio addestrando piloti militari italiani e stranieri e colorando i cieli di tutto il mondo con il tricolore della Pattuglia Acrobatica Nazionale, che molto presto adotterà come nuovo velivolo l’M-346 di Leonardo. Grazie all’introduzione dell’M-345 e alla sua integrazione nel sillabo addestrativo della Forza Armata, che già comprende l’M-346 per le fasi di formazione successive, l’Aeronautica Militare potrà vantare il sistema di addestramento militare ad ala fissa più moderno in Europa”.
L’entrata in servizio del T-345A rappresenta un ulteriore tassello nel processo di ammodernamento della componente addestrativa dei piloti militari che, non solo rafforza la leadership italiana in termini di tecnologie e competenze in questo settore strategico per la Difesa e per l'industria aerospaziale italiana, ma consolida anche il ruolo del 61° Stormo di Galatina come centro di eccellenza mondiale nel campo dell’addestramento al volo militare. Va ricordato, infatti, che lo stesso T-346, ora operante presso la IFTS di Decimomannu, ha mosso i primi “passi” proprio a Galatina, avviando quel percorso che lo ha portato a “sbaragliare la concorrenza nel settore degli addestratori avanzati”, come ha sottolineato Conserva. Relativamente al feedback degli istruttori, durante le chiacchierate è emerso un giudizio generale estremamente positivo: indipendentemente dai problemi che hanno praticamente tutti i velivoli di nuova progettazione, “da quando l’aeroplano ci è stato consegnato, non ha dato il minimo problema, siamo contentissimi di come si comporta in volo e dispone di un’avionica fantastica”. Dal punto di vista operativo, il T-345A verrà impiegato inizialmente dal 214° Gruppo per la fase II “Primary Pilot Training” e in futuro, anche dal 213° Gruppo, sillabo addestrativo III “Military Pilot License”, che proseguirà ancora per i prossimi 4 anni con il T-339CD che successivamente dovrebbero progressivamente passare a ruolo “collegamento” prima di essere ritirati verosimilmente intorno al 2030. Al contrario, i restanti T-339A verranno inviati a Venegono con alcune cellule che verranno mantenute in riserva per eventuali necessità della PAN.
Durante la visita alla base abbiamo avuto la possibilità di visitare l’interno della palazzina che ospita il 214° Gruppo e la parte simulativa del GBTS di Leonardo e, in particolare, l’Embedded Tactical Training System (ETTS), un sistema di simulazione integrato che consente di riprodurre scenari tattici complessi e multi-dominio durante il volo addestrativo. Un sistema che permette ai piloti di interagire con minacce e obiettivi realistici, forze aeree, marittime e terrestri generate dal computer, sensori di bordo e armamenti simulati e che consente, quindi, di esercitarsi in ambienti sintetici che replicano le condizioni operative reali, migliorando la qualità dell’addestramento pur diminuendo le ore di volo necessarie, a vantaggio della sicurezza, portando i costi quasi a zero (energia elettrica a parte) e di una maggiore sostenibilità.
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