
Nella Guerra Ucraina, l’impiego di USV (Unmanned Surface Vessel) si sta rivelando sempre più importante nel limitare il Sea Control esercitato dalla Russia nel Mar Nero.
Inizialmente l’Ucraina utilizzava i droni navali come kamikaze per colpire obiettivi russi. Successivamente, il loro impiego si è diversificato, e alcuni USV MAGURA sono stati equipaggiati con missili aria-aria AIM-9X e R-73 per abbattere caccia ed elicotteri russi, a supporto degli USV kamikaze.
A partire dal 2025, si è osservato un ulteriore sviluppo: l’impiego degli USV come “portaerei” per droni FPV. Il 6 gennaio 2025, un MAGURA ha lanciato droni FPV contro un sistema antiaereo russo PANTSIR-S1, posizionato lungo la costa tra Kherson e la Crimea, nei pressi di Skadovsk.
Questi USV portadroni si distinguono per la presenza di una sorta di hangar situato al centro dell’imbarcazione. Ogni MAGURA è in grado di trasportare da 4 a 6 droni FPV. Durante l’attacco, lo sportello superiore dell’hangar si apre, consentendo il decollo dei droni che si trovano al suo interno. L’equipaggiamento comprende anche dei sistemi di collegamento satellitare STARLINK e KYMETA, un sensore EO/IR con telemetro laser e un ripetitore di comunicazione per mantenere il controllo dei droni in volo.
Il MAGURA “drone carrier”, una volta rilasciati i droni, può essere impiegato anche in modalità kamikaze, essendo dotato di una testata esplosiva.
L’utilizzo di USV come portadroni garantisce un ulteriore vantaggio tattico all’Ucraina. Mentre i MAGURA kamikaze e antiaerei vengono usati principalmente contro bersagli in mare, la nuova modalità di impiego consente l’attacco di obiettivi terrestri nella zona costiera del Mar Nero.
L’impiego di drone carrier nel Mar Nero potrebbe portare le forze russe a sviluppare USV analoghi.
(In foto un USV MAGURA ripreso da un drone FPV appena rilasciato. Al centro dell’USV, all'interno del cerchio rosso, è visibile l’hangar aperto.)
Seguiteci sui nostri canali Telegram, Facebook, X e YouTube.