
Nel corso della seconda settimana di maggio, sono emerse nuove immagini ritraenti il velivolo da combattimento cinese Shenyang J-50, grazie alle quali è possibile effettuare un’analisi più approfondita sulle sue particolari e interessanti caratteristiche.
In primis, la soluzione relativa agli scarichi appare visivamente simile a quella adottata per l’F-22, con controllo/spinta vettoriale su 2 assi e schermatura degli stessi per ridurne la traccia infrarossa.
La conformazione alare non appare particolarmente innovativa – sebbene la configurazione a “lambda” offra una maggiore efficienza aerodinamica grazie a un allungamento alare più elevato e goda di una sezione radar trasversale ridotta – e, come il cacciabombardiere J-36, mantiene alcune superfici di controllo convenzionali. Tuttavia, le estremità alari adattive rappresentano un elemento estremamente interessante e innovativo, per non dire unico, considerando che appaiono completamente mobili.
Non è possibile stabilire quali siano stati i compromessi strutturali per l’adozione di una simile soluzione, ma è verosimile ritenere che, almeno parzialmente, siano valse “la fatica” per migliorare la manovrabilità alle basse velocità e garantire una maggior resistenza e/o efficacia nella distribuzione del carico aerodinamico.
Tutti i dettagli tecnici, le ipotesi sul ruolo operativo del J-50 e alcune considerazioni dal punto di vista dottrinale e industriale sono contenuti nell’approfondimento dedicato nel nuovo numero di Risk&Strategy WEEKLY 19/25, in uscita oggi.
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