RIVISTA ITALIANA DIFESA
Con l'F-15E STRIKE EAGLE a caccia di droni 03/06/2025 | Lisa Tomé

Il podcast “The Merge” ha diffuso recentemente l’immagine di un F-15E STRIKE EAGLE equipaggiato con 3 pod, contenenti, ciascuno, 7 razzi APKSW II (Advanced Precision Kill Weapon System II). I pod sono montati, presumibilmente, sotto ogni ala, consentendo al caccia americano di trasportare 42 razzi APKSW II.

La foto, scattata nei pressi della base militare dell’USAF (United States Air Force) di Eglin (Florida), durante un test operativo degli APKWS (come confermato dal portavoce del 96°Test Wing, Gabriel Myers a The War Zone), è particolarmente significativa perché dimostra, ancora una volta, il tentativo da parte degli USA di adattarsi ai nuovi scenari di guerra. Le guerre in Ucraina e in Medioriente hanno introdotto delle innovazioni sul campo di battaglia, come i droni e l’IA (intelligenza artificiale), che trasformano i metodi di combattimento convenzionali. In questo contesto, non solo è importante sviluppare delle nuove capacità di difesa, ma è altrettanto fondamentale saper riadattare e ottimizzare le capacità e gli strumenti già esistenti alle nuove esigenze operative.

Gli APKWS II sono razzi da 70 mm a guida laser, inizialmente progettati per colpire bersagli terrestri e successivamente adattati anche per missioni aria-aria. Nel 2019 l’USAF aveva effettuato dei test di APKWS II per l’ingaggio di missili da crociera, simulati dal drone BMQ-167, ma è solo a partire dal 2024 che tali razzi sono stati impiegati effettivamente a livello operativo in funzione aria-aria. Come già riportato da RID, l’USAF ha equipaggiato gli F-16 VIPER con gli APKWS II per abbattere i droni lanciati dagli Houthi nel Mar Rosso.

Il vantaggio principale degli APKWS II risiede nel rapporto costo-efficacia: rispetto ai missili AIM-9X SIDEWINDER, che costano circa 450.000 dollari l’uno, o agli AIM-120 AMRAAM, che superano il milione di dollari, un razzo APKWS ha un costo più basso, tra i 20.000 e i 30.000 dollari. Questo li rende ideali per contrastare delle minacce, come i droni, che hanno un prezzo decisamente inferiore rispetto a quello dei missili tradizionalmente impiegati per abbatterli. I razzi APKWS II rappresentano, quindi, una soluzione più economica, perfetta per garantire un contrasto costante alla minaccia persistente dei droni.

I razzi a guida laser sono efficaci per abbattere bersagli lenti e prevedibili, come appunto i droni, ma non sono adatti ad un combattimento aereo a causa della loro modalità di ingaggio.

L’abbinamento tra STRIKE EAGLE e APKWS II offre vantaggi significativi per il contrasto dei droni e dei missili da crociera. Rispetto all’F-16, infatti, l’F-15E, dispone di un’autonomia più elevata ed è in grado di trasportare un maggior numero di APKWS II e missili aria-aria tradizionali.

La configurazione completa aria-aria dell’F-15 comprende 8 missili (tra corto raggio AIM-9 SIDEWINDER o medio raggio AIM-120 AMRAAM). Con l’integrazione degli APKWS II, il caccia avrebbe la possibilità di ingaggiare 50 obiettivi (con 8 missili aria-aria e 6 pod per un totale di 42 APKWS II). Inoltre, l’F-15E, essendo un jet biposto, permette una maggiore precisione nel targeting, grazie ad una divisione dei compiti tra il pilota e il WSO (Weapon System Officer).

La decisione di configurare gli F-15E (originati per missioni aria-terra) anche in funzione anti-drone, potrebbe derivare dagli attacchi iraniani del 13 e 14 aprile 2024 contro Israele, quando gli F-15E hanno avuto un ruolo chiave nell’intercettazione di oltre 70 droni.

L’impiego degli APKWS II in funzione aria-aria potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza anche nel contesto del conflitto in Ucraina. In uno scenario caratterizzato da un impiego continuo di droni, questi sistemi rappresentano un’opzione efficace, precisa e relativamente economica per difendere lo spazio aereo.

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