RIVISTA ITALIANA DIFESA
Trump annuncia nuovi dettagli sul GOLDEN DOME 30/05/2025 | Gabriele Molinelli

Durante una conferenza stampa tenutasi nello Studio Ovale la scorsa settimana, il Presidente Trump ha condiviso nuovi dettagli sul GOLDEN DOME, il programma volto alla realizzazione del nuovo scudo difensivo antimissile per gli Stati Uniti Continentali (CONUS): il sistema avrà un costo complessivo di realizzazione di circa 175 miliardi e dovrebbe essere operativo entro 3 anni. Per raggiungere quest’obiettivo in un tempo relativamente contenuto, lo sviluppo di nuovi sistemi sarà presumibilmente realizzato a partire da tecnologie e soluzioni già esistenti.

L’iniziativa – originariamente presentata come IRON DOME for America, ribattezzata poi GOLDEN DOME – rappresenta un notevole aumento delle ambizioni in termini di capacità antimissilistica ed è incentrata su capacità basate nello Spazio che includono intercettori per abbattere i missili ostili durante la loro fase “boost” (ascensione). Il Capo delle Operazioni Spaziali, Generale Chance Saltzman, è stato molto chiaro durante una presentazione in marzo: “non è questione di volere “soltanto” intercettori basati nello Spazio, vogliamo che compiano le intercettazioni nella boost phase. Vogliamo che compiano la loro missione il più lontano possibile dalla Patria.”

Abbiamo già riportato nel recente passato dell’avvio di consultazioni con l’industria proprio sul tema Space Based Interceptors (SBI) e, se ci fossero ancora dei dubbi sull’importanza cruciale dello Spazio per l’intero progetto, Trump ha scelto il Generale Michael Guetlein, Vice-Capo delle Operazioni Spaziali della US Space Force, per condurre il programma GOLDEN DOME. La Missile Defense Agency, in collaborazione con la United States Space Force, aveva annunciato l’organizzazione di un evento di consultazione con l’industria al complesso Von Braun al Redstone Arsenal di Huntsville, in Alabama, per il 30 aprile-2 maggio scorsi proprio per discutere di Space Based Interceptors, ma l’evento è stato rinviato a data da destinarsi dopo le consultazioni iniziali con l’industria, che ha chiesto un po’ di tempo in più per prepararsi.

Venendo ai dettagli relativi ai costi del programma, una prima tranche di finanziamenti dal valore di 25 miliardi di dollari è già compresa nel cosiddetto “One Big Beautiful Bill Act” che ha recentemente passato il voto della Camera dei Rappresentanti.

L'articolo completo, con tutti i dettagli, è pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 18/25, in uscita oggi.

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