Dal 26 al 28 maggio, presso il CSSN (Centro di Supporto e Sperimentazione Navale) di La Spezia e le acque antistanti la baia, la Marina Militare ha condotto per la prima volta una sperimentazione operativa di sistemi unmanned - aerei, navali e subacquei - e sistemi C-UAV.
Questa attività, denominata OPEX TASK 1-25 (Operational Experimentation), aveva l’obiettivo di verificare le effettive capacità operative di sistemi ritenuti di possibile interesse per la MM, testandoli in un ambiente operativo realistico. Pertanto, è stata svolta un'attività di simulazione articolata su più livelli e domini per valutare una serie di sistemi sviluppati dall’industria nei settori guerra di mine (Mine Warfare), ISR e C-UAV, alla quale RID ha avuto la possibilità di partecipare il 28 maggio.
La OPEX ha visto il coinvolgimento di personale e unità navali della Marina (la FREMM MARGOTTINI e i cacciamine RIMINI e VIESTE) e di rappresentanti e sistemi dell'industria, alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina, Amm. Enrico Credendino. Erano presenti, nello specifico, Siralab (con il drone VTOL RADON-X e il BMS ARGO di Rebel Alliance), Saipem (che esponeva modellini in scala dei ROV/AUV di Sonsub, FLATFISH e HIDRONE-R, ma che non ha partecipato alle attività di sperimentazione svolte in nostra presenza), SIEL (con i RHIB unmanned ULISSE per il jamming e lo sweeping di mine navali, non mostrati durante le attività osservate), Kraken (con il sonar trainato ad apertura sintetica KATFISH Towed SAS), Safran (con il sistema di spoofing C-UAV SKYJACKER), General Defence (con il drone quadricottero “pesante” MULTI MD), Graal Tech (con X-300 AUV), SITEP (bolla 5G) e GM Spazio (software per la gestione scenari di simulazione complessi e post analisi).
Come anticipato, al centro dell'attività vi era il test di capacità ISR, C-UAV e contromisure mine. Partiamo proprio da quest'ultima, che ha visto il KATFISH di Kraken operare dal cacciamine RIMINI e svolgere una missione di pattugliamento di un campo minato simulato, operando secondo le TTP (Tattiche, Tecniche e Procedure) della Marina, per verificare le prestazioni operative del sistema.
Per quanto riguarda invece l'ISR, il focus è stato la simulazione di un abbordaggio del VIESTE da parte di un team della Brigata Marina SAN MARCO, supportato nell'operazione dall'UAV RADON-X di Siralab, decollato dalla MARGOTTINI, che trasmetteva video in tempo reale direttamente al BMS ARGO di Rebel Alliance. I video dell'UAV, insieme a quelli ripresi direttamente dal boarding team tramite camera FPV, erano dunque visibili sia nella plancia della fregata MARGOTTINI sia per i membri del team di abbordaggio, aumentando notevolmente la situational awareness.
Per quanto riguarda, infine, la parte C-UAV, abbiamo assistito a una dimostrazione del drone quadricottero MULTI MD di General Defence, decollato dal ponte di volo della MARGOTTINI, equipaggiato con un jammer direzionale (cono di 30°) della francese MC2, che ha jammato con successo le frequenze di controllo di un drone DJI. Successivamente, è stato dimostrato il sistema di spoofing per C-UAV SKYJACKER di Safran, che, una volta attivato, ha disturbato i segnali GPS degli UAV presenti, nonché quelli dei telefoni cellulari e del GPS commerciale della MARGOTTINI (ma non, ovviamente, quello militare): la nostra posizione risultava essere nei pressi di Sassuolo! Sempre in ambito C-UAV, si è svolta la dimostrazione del SAND di IDS/Fincantieri NexTech equipaggiato con un sistema C-UAV soft kill, alla quale non abbiamo però avuto il piacere di assistere.
In conclusione, la OPEX è stato un ottimo banco di prova per diversi sistemi (UAV, USV, UUV, C-UAV), che ha permesso alla MM di valutarne la corrispondenza ai requisiti operativi e la possibilità di integrazione con piattaforme e sistemi già in uso, nonché con i CONOPS e le TTP della Forza Armata.
La Fregata MARGOTTINI, tipo FREMM ASW, protagonista della sperimentazione operativa.
La messa in mare del KATFISH Towed Synthetic Aperture Sonar di Kraken dal cacciamine RIMINI.
Il ponte di volo della MARGOTTINI durante i test: in primo piano, sulla sinistra, il sistema di controlllo del MULTI MD di General Defence, sulla destra, il sistema C-UAV SKYJACKER di Safran; sullo sfondo, a destra il MULTI MD, a sinistra il RADON-X di Siralab e la relativa GCS.
Il cacciamine VIESTE a seguito dell'abbordaggio da parte del team della Brigata Marina SAN MARCO, condotto con il supporto del RADON-X.
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